Bestiarius: differenze tra le versioni

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Adottata come forma di [[tortura]] e di [[pena capitale]], la condanna a morire sbranati dalle belve, chiamata ''[[damnatio ad bestias]]'', veniva inflitta ai nemici dello stato, tra i quali erano inclusi i prigionieri e gli schiavi riconosciuti colpevoli di un reato grave. Questi venivano inviati a morire nudi e con minime possibilità di difendersi contro le bestie<ref>Seneca, ''De Beneficiis'', II.19</ref>. Anche se fossero riusciti ad abbatterne qualcuna, altri animali venivano continuamente introdotti nell'arena, fino a quando i ''bestiarii'' fossero tutti morti.
 
Privi di addestramento e di difesa, preferivano talvolta uccidersi piuttosto che essere vittime nell'arena. Ce lo attestano sia [[Seneca]], che riferisce di un prigioniero che preferì la morte per soffocamento, ingoiando volontariamente una spugna<ref>{{lingue|la|en}} [[Seneca]], Epistole{{cita web|url=http://www.archive.org/stream/adluciliumepistu02seneuoft#page/66/mode/2up|titolo=''Ad Lucilium epistulae morales'', LXX.20|accesso=8-8-2010}}</ref>, e di un altro che si ruppe il collo infilando la testa in una ruota del carro che lo conduceva nell'arena<ref>{{lingue|la|en}} [[Seneca]], Epistole{{cita web|url=http://www.archive.org/stream/adluciliumepistu02seneuoft#page/66/mode/2up|titolo=''Ad Lucilium epistulae morales'', LXX.23|accesso=8-8-2010}}</ref>, sia [[Quinto Aurelio Simmaco|Simmaco]], che ci riferisce di ventinove prigionieri [[Sassoni]] che preferirono strangolarsi vicendevolmente nelle loro celle prima di essere condotti nell'arena<ref>Simmaco, Lettere, II.46</ref>.
 
==Combattimento volontario==
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* [[Cicerone]], [[Pro Sestio]]
* [[Seneca]], ''De Beneficiis''
* Seneca, Epistole''[[Ad Lucilium epistulae morales]]''
 
===Fonti secondarie===