Qualità (filosofia): differenze tra le versioni

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==La "povertà" della qualità==
'''[[Hegel]]''' nella ''[[Scienza della Logica]]'' definisce la categoria della qualità come la più "povera" delle categorie, cioè di una insufficienza costitutiva tale che supera anche quella connaturata alla categoria della quantità. Infatti la qualità se da un lato è adatta a determinare gli aspetti delle cose che si distinguono proprio in base ad essa, dall'altro questa sua caratteristica è talmente transeunte e mutevole come dimostrano le continue diverse qualità che assumono le cose (come ad esempio nei fenomeni di mutazione chimica) che essa risulta essere così determinata dalla finitezza da perdersi nell'infinito dei cambiamenti di qualità.
 
Infatti la qualità se da un lato è adatta a determinare gli aspetti delle cose che si distinguono proprio in base ad essa, dall'altro questa sua caratteristica è talmente transeunte e mutevole, come dimostrano le continue diverse qualità che assumono le cose (come ad esempio nei fenomeni di mutazione chimica), che essa risulta essere così determinata dalla finitezza da perdersi nell'infinito dei cambiamenti di qualità.
Per questo la categoria della qualità è del tutto incapace nella sua limitatezza di darci la giusta visione della realtà caratterizzata dall'infinito mutamento dialettico.<ref>Grazia Tagliavia, ''Critica della parvenza. Kant, Hegel, Schelling'', Mimesis Edizioni, 2007 p.169</ref>
 
Per questo la categoria della qualità è del tutto incapace nella sua limitatezza di darci la giusta visione della realtà caratterizzata dall'infinito mutamento [[dialettica|dialettico]].<ref>Grazia Tagliavia, ''Critica della parvenza. Kant, Hegel, Schelling'', Mimesis Edizioni, 2007 p.169</ref>
 
==Il pensiero moderno==