San Girolamo (Leonardo): differenze tra le versioni
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[[San Girolamo]] è raffigurato nell'iconografia dell'eremita penitente nel deserto. Vestito di pochi stracci è inginocchiato con nella mano destra la pietra che usava per percuotersi il petto e con la sinistra che indica se stesso in atto di umiltà. Il volto è rivolto verso l'alto, tradizionalmente, verso un probabile crocifisso non ancora dipinto, di cui si intravede però l'asta sull'estrema destra, dove si trova il paesaggio appena abbozzato. La figura dell'eremita è indagata con notevole attenzione all'[[anatomia]], testimoniando il precoce interesse di Leonardo su questo settore, con muscoli asciutti ma scattanti, tendini a vista. Spiccano soprattutto il busto inarcato e scuro dietro le [[clavicola|clavicole]], il gesto plastico del braccio disteso, che sembra indagare lo spazio circostante, o la gamba protesa in avanti, con un efficacissimo scorcio. La testa, scavata e ossuta, nonché scorciata nella sua torsione verso destra, è resa con espressività e ricorda alcuni busti antichi cosiddetti di "[[Pseudo-Seneca|Seneca]]". La sua figura emerge con potenza anche per effetto dello sfondo scuro, composto da rocce dalle forme bizzarre che si ritroveranno anche, di lì a poco, nella prima versione della ''[[Vergine delle Rocce (Londra)|Vergine delle Rocce]]'' (1483-1486).
In basso si trova il fedele leone, appena
==Bibliografia==
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