Carcharhinus albimarginatus: differenze tra le versioni
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|nome=Squalo dalle punte argentee
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''Carcharias albimarginatus'' <small>Rüppell, 1837</small><br /> |nomicomuni=
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[[Immagine:Carcharhinus albimarginatus distmap.png|
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Lo '''squalo dalle punte argentee''' ('''''Carcharhinus albimarginatus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Eduard Rüppell|Rüppell]], [[1837]]</small>) è una grossa specie di [[squalo]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Carcharhinidae|Carcarinidi]] diffusa, con areale discontinuo, nelle acque [[Zona torrida|tropicali]] degli oceani [[Oceano Indiano|Indiano]] e [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Si incontra spesso attorno ad isole costiere e [[barriera corallina|barriere coralline]], dalla superficie fino a 800 metri di profondità. Ricorda moltissimo lo [[Carcharhinus amblyrhynchos|squalo grigio di barriera]] (''C. amblyrhynchos''), ma è più grande e più tozzo, ed è facilmente riconoscibile per i margini bianchi delle sue pinne. Raggiunge una lunghezza massima di 3 metri.
[[Superpredatore]] aggressivo e potente, lo squalo dalle punte argentee si nutre di una grande varietà di [[pesci ossei]], ma anche di [[Myliobatidae|aquile di mare]], squali più piccoli e [[cefalopodi]]. Quando compete per il cibo occupa una posizione predominante nei confronti delle altre specie di Carcarinidi delle stesse dimensioni e gli esemplari più grandi mostrano spesso cicatrici dovute agli scontri con altri membri della stessa specie. Come gli altri membri della sua famiglia, lo squalo dalle punte argentee è [[Viviparità|viviparo]] e in estate la femmina dà alla luce 1-11 piccoli. Gli squali dalle punte argentee sono considerati potenzialmente pericolosi per l'uomo, dato che spesso si avvicinano molto ai subacquei. Questa specie dalla riproduzione lenta viene sfruttata commercialmente per la carne, le pinne, la pelle, la [[cartilagine]], le mascelle e i denti, tanto che gli studiosi temono il declino o perfino la scomparsa di alcune sue popolazioni. Proprio per questo motivo, l'[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura]] (IUCN) classifica lo squalo dalle punte argentee tra le specie prossime alla minaccia.
==Tassonomia==
==Distribuzione
==Descrizione==
[[Image:0982 aquaimages.jpg|thumb|Lo squalo dalle punte argentee si riconosce facilmente per i margini bianchi delle pinne.]]
Lo squalo dalle punte argentee è una specie robusta e aerodinamica con un muso largo e abbastanza lungo e grandi occhi rotondi. Le cinque paia di fessure branchiali sono brevi. Su ogni lato delle mascelle vi sono 12-14 denti, più 1-2 denti più piccoli sulla sinfisi (la zona centrale delle mascelle). I denti superiori sono larghi, hanno cuspidi triangolari oblique e sono strettamente serrati tra di loro alla base; quelli inferiori hanno cuspidi erette e sono più distanziati. La prima [[pinna dorsale]] è grande e triangolare e ha origine sopra o poco più avanti le estremità libere delle [[pinna pettorale|pinne pettorali]]. Tra la prima e la seconda pinna dorsale vi è una sorta di cresta. Le pinne pettorali sono proporzionalmente più lunghe di quelle della maggior parte dei Carcarinidi ed hanno forma falciforme ed estremità appuntite<ref name="compagno"/><ref name="van der elst and borchert">{{cite journal |title=A Guide to the Common Sea Fishes of Southern Africa |author=Van der Elst, R. and Borchert, P. |edition=third |publisher=Struik |date=1993 |isbn=1868253945 |page=34}}</ref>.
La colorazione è grigio-azzurra con riflessi bronzei sul dorso e bianca sul ventre. Lungo i fianchi corre una sottile striscia bianca e tutte le pinne hanno i margini e le estremità bianchi. Lo squalo dalle punte argentee può raggiungere i 3 metri di lunghezza, ma generalmente non supera i 2-2,5 metri. Il peso massimo registrato è di 162,2 chili<ref name="bester"/>. Le femmine sono più grandi dei maschi<ref name="ferrari"/>.
==Biologia==
[[Image:0984 aquaimages.jpg|thumb|left|240 px|Uno squalo dalle punte argentee nel mare dell'Isola di New Hanover (Papua Nuova Guinea). Ciascun esemplare di squalo rimane solitamente nei pressi di una particolare barriera.]]
▲Membri della specie sono inoltre soliti inseguire [[mammiferi marini]] come i [[delfini]], e sono a loro volta inseguiti da [[Naucrates ductor|pesci pilota]]<ref name="stafford-deitsch">{{cite book |title=Red Sea Sharks |author=Stafford-Deitsch, J. |publisher=Trident Press Ltd |date=1999 |isbn=1900724367 |pages=34, 53, 70}}</ref>.
Proprio come avviene nel caso
===
La dieta di questi animali consiste principalmente di pesci ossei come [[Epinephelinae|cernie]], [[Scombridae|sgombri]], [[Thunnus|tonni]], [[Gempylidae|escolar]], [[Myctophidae|pesci lanterna]], [[Exocoetidae|pesci volanti]], [[Labridae|labridi]] e [[Soleidae|sogliole]]. Occasionalmente si nutrono anche di [[Myliobatidae|
===Riproduzione===
Come gli altri Carcarinidi, lo squalo dalle punte argentee è [[viviparità|viviparo]]; una volta che gli [[embrione|embrioni]] hanno terminato la scorta di [[tuorlo]], il [[sacco vitellino]] ormai vuoto si trasforma in una sorta di connessione [[placenta]]re attraverso il quale gli embrioni traggono nutrimento direttamente dalla madre. Nell'emisfero australe sia gli accoppiamenti che le nascite avvengono in estate<ref name="grove and lavenberg"/>. Nel corso del corteggiamento il maschio morde la femmina per tenerla stretta durante la [[Penetrazione sessuale|copula]]; una femmina osservata era priva della punta della prima pinna dorsale proprio a causa di questo comportamento<ref name="murch">Murch, A. [http://www.elasmodiver.com/silvertip%20shark.htm Silvertip Shark]. Elasmodiver.com. Retrieved on February 12, 2009.</ref>. Ogni due anni le femmine partoriscono nidiate di 1-11 (solitamente 5-6) piccoli dopo un periodo di gestazione di circa un anno. I neonati, lunghi alla nascita 63-68 centimetri o 73-81 centimetri a seconda degli autori, vivono in acque meno profonde di quelle frequentate dagli adulti<ref name="iucn"/>. Il tasso di crescita in natura è molto variabile: Kato ed Hernandez (1967) registrarono per i piccoli squali dalle punte argentee una crescita media di 3,8 centimetri all'anno, pari al 5,3% della lunghezza corporea, ma alcuni esemplari potevano crescere anche di 20,8 centimetri (una lunghezza pari al 30,1% della lunghezza corporea) ed altri mostravano perfino una «crescita» negativa<ref>{{cite book |author=Kato, S. and Hernandez Carvallo, A. |date=1967 |chapter=Shark tagging in the eastern Pacific Ocean, 1962–65 |pages=93–109 |title=Sharks, Skates, and Rays |editor=Gilbert, P.W., Mathewson, R.F. and Rail, D.P. |publisher=The Johns Hopkins Press |place=Baltimore}}</ref>. I maschi raggiungono la [[maturità sessuale]] a 1,6-1,8 o 1,9-2 metri di lunghezza e le femmine a 1,6-2 metri<ref name="iucn"/>.
==Conservazione==
[[Image:0979 aquaimages.jpg|thumb|Spesso gli squali dalle punte argentee si avvicinano senza timore ai subacquei.]]
Curioso e audace, soprattutto in presenza di fonti di cibo, lo squalo dalle punte argentee è ritenuto potenzialmente pericoloso per l'uomo. Spesso vari esemplari di questa specie risalgono dalle profondità per ispezionare i subacquei non appena questi sono entrati in acqua; per i sub questa potrebbe trasformarsi in un'esperienza indimenticabile, dato che questo squalo si avvicina ad essi molto rapidamente<ref>{{cite book |title=Diving With Sharks and Other Adventure Dives |author=Jackson, J. |publisher=New Holland Publishers |date=2000 |isbn=1859742394 |page=31}}</ref><ref>{{cite book |title=A Fascination for Fish: Adventures of an Underwater Pioneer |author=Powell, D.C. |publisher=University of California Press |date=2003 |isbn=0520239172 |pages=138–139}}</ref>. Alcuni esemplari sono stati visti girare intorno ai subacquei o addirittura inseguirli<ref name="grove and lavenberg"/>. Nel corso di un esperimento effettuato utilizzando un manichino come esca, un grosso esemplare di squalo dalle punte argentee strappò via la gamba al fantoccio equipaggiato con una muta da [[subacquea|sub]], dimostrando che questa specie è in grado di infliggere danni letali<ref name="compagno"/>. A tutt'oggi, l'[[International Shark Attack File]] elenca solo quattro attacchi attribuiti a questa specie, nessuno dei quali risultato fatale<ref>[http://www.flmnh.ufl.edu/fish/sharks/statistics/species2.htm ISAF Statistics on Attacking Species of Shark]. International Shark Attack File, Florida Museum of Natural History, University of Florida. Retrieved on May 9, 2009.</ref>.
Lo squalo dalle punte argentee è oggetto di pesca locale in tutto il suo areale; viene catturato, sia intenzionalmente che non, con [[palamito|palamiti]], reti superficiali e [[pesca a strascico|reti a strascico]]. Le pinne sono molto richieste per la [[zuppa di pinne di squalo]] e vengono vendute al mercato estero, insieme a pelle e cartilagine. La carne viene venduta localmente, sia fresca che essiccata e salata, così come le mascelle e i denti<ref name="iucn"/><ref name="fishbase">{{FishBase|858|Carcharhinus albimarginatus|25/05/2010}}</ref>. La pesca a questa specie è molto praticata in [[Indonesia]], [[Myanmar]] e [[Filippine]], ma anche in altri Stati affacciati sull'[[Oceano Indiano]] dove si trovano barriere coralline; è in aumento anche la pesca in acque [[dominio pelagico|pelagiche]]: nel corso di queste battute gli squali catturati vengono solo privati delle pinne e rigettati in mare. Questa specie è molto suscettibile ai danni causati dalla [[sovrapesca]], a causa del lento tasso di riproduzione e della tendenza a rimanere in una determinata area. Lungo la Scott Reef, al largo dell'[[Australia]] settentrionale, la specie è ormai scomparsa a causa delle catture effettuate dai pescatori indonesiani e sta diminuendo un po' ovunque in molte zone del suo areale. Proprio per questo, l'[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura]] (IUCN) la classifica tra le specie prossime alla minaccia, aggiungendo inoltre che ha tutti i requisiti per essere ben presto inclusa tra le specie vulnerabili<ref name="iucn"/>.
==Note==
==Altri progetti==
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