Presentazione al Tempio (Gentile da Fabriano): differenze tra le versioni

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La '''''Presentazione al Tempio''''' di [[Gentile da Fabriano]] è un dipinto a [[tempera]] [[su tavola]] (34x25 cm) di [[Gentile da Fabriano]], datato [[1423]] e conservato nel [[Musée du Louvre]] a [[Parigi]]. Si tratta dello scomparto destro della [[predella]] della pala dell<nowiki>'</nowiki>''[[Adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano)|Adorazione dei Magi]]'' del [[1423]], commissionata da [[Palla Strozzi]] per la [[sagrestia di Santa Trinita|cappella Strozzi]] di [[Santa Trinita (Firenze)|Santa Trinita]] a [[Firenze]] ed oggi conservata agli [[Uffizi]]. Agli Uffizi lo scomparto mancante è oggi copertosostituito da una copia.
 
==Descrizione e stile==
Lo scomparto della ''Presentazione'' concludeva le storie dell'infanzia di Cristo nelladella predella, accanto alla ''Natività'' ed alla ''Fuga in Egitto''. La scena si può dividere in tre parti. Al centro si trova il tempio di Gerusalemme, raffigurato come un elaborato complesso a pianta centrale aperto sul davanti, tramite un loggiato a tre arcate, in modo da mostrare la scena che sta avvenendo all'interno, cioè la presentazione di Gesù alla presenza di Maria, San Giuseppe, la [[Profetessa Anna]], [[Simeone il Giusto]] e un astante vestito di rosso, forse il sommo sacerdote, oltre a una figura seminascosta dietro l'[[aureola]] della Vergine. Molto articolataVivace è la costruzioneil architettonicaBambino, conche ilsembra disegnovolersi delledivincolare voltedalla inpresa prospettivadi intuitivaSimeone, chesecondo ricordauno lestudio profondedal scenevero dellache pitturasi goticariscontra dellaanche secondain metàaltre delopere XIVdella secolomaturità dell'artista.
 
Molto articolata è la costruzione architettonica, con il disegno delle volte in prospettiva intuitiva che ricorda le profonde scene della pittura gotica della seconda metà del XIV secolo.
A destra e a sinistra si trova la rappresentazione di una [[città ideale]], con palazzi, chiese e loggiati costruiti con attenzione minuziosa ai dettagli, come i balconcini, le scale, il ritmo delle volte, ecc. Si tratta di una pura quinta architettonica, sottodimensionata rispetto ai personaggi antistanti. A sinistra assistono alla scena nel tempio due nobildonne, una delle quali è abbigliata in maniera particolarmente sontuosa. Esse hanno una postura altera e composta, secondo la raffigurazione tipica della classe signorile.
 
A destra e a sinistra si trova la rappresentazione di una [[città ideale]], con palazzi, chiese e loggiati costruiti con attenzione minuziosa ai dettagli, come i balconcini, le scale, il ritmo delle volte, ecc. Si tratta di una pura quinta architettonica, sottodimensionata rispetto ai personaggi antistanti. A sinistra assistono alla scena nel tempio due nobildonne, una delle quali, quella sinistra, è abbigliata in maniera particolarmente sontuosa: essa indossa la [[giornea]], tipico abito delle classi più agiate, e in testa porta la "ghirlanda", un copricapo a forma di [[toro (geometria)|anello]] con fiori e rametti intrecciati a un prezioso panno dorato. Esse hanno una postura altera e composta, secondo la raffigurazione tipica della classe signorile.
A destra invece fanno da contr'altare le figure di due mendicanti, abbigliati di miseri stracci e pateticamente curvi per la loro indigenza. L'accostamento tra figure grottesche e figure idealizzate è tipico dell'arte [[tardo gotica]], con personaggi formalizzati, privi di connotazioni psicologiche specifiche. Questa antitesi può anche essere letta come una sorta di compiacimento aristocratico nel confronto tra il patinato mondo delle corti e il suo opposto umile e miserevole del popolino.
 
A destra invece fanno da contr'altare le figure di due mendicanti, abbigliati di miseri stracci e pateticamente curvi per la loro indigenza. LTraL'accostamento tra figure grottesche e figure idealizzate è tipico dell'arte [[tardo gotica]], con personaggi formalizzati, privi di connotazioni psicologiche specifiche. Questa antitesi può anche essere letta come una sorta di compiacimento aristocratico nel confronto tra il patinato mondo delle corti e il suo opposto umile e miserevole del popolino.
 
==Altre immagini==