Lanfredini: differenze tra le versioni

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Suo cugino Lanfredino commissionò, verso il [[1513]], la costruzione di un nuovo, moderno palazzo a [[Baccio d'Agnolo]], che sorse a ridosso dell'antica [[Torre dei Lanfredini]], al posto degli "orti" prospicienti l'[[Arno]]. Lanfredino fu priore nel 1496-1497, gonfaloniere nel 1501 e ambasciatore, con altri dodici, mandato a congratularsi con Giovanni de' Medici per congratularsi della sua elezione al soglio pontificio come [[Leone X]]. In quell'occasione il nuovo papa lo nominò cavaliere; tornato a Firenze fu di nuovo gonfaloniere nel [[1517]] prima di morire l'anno successivo.
 
Ormai fedeli alleati dei Medici, Bartolomeo di Lanfredino in una lettera del [[1512]] di Luigi [[Guicciardini]] è citato come in stretto contatto con il cardinale [[Leone X|Giovanni]] e con [[Giuliano de' Medici dfucaduca di Nemours|Giuliano]]. Nel [[1531]] fu nel consiglio che istituì il governo ducale e l'anno successivo fu tra i primissimi senatori. Fu inoltre tesoriere di [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro de' Medici]] e di [[Clemente VII]], nonché primo ministro per [[Cosimo I]].
 
Nelle tre generazioni successive della famiglia Bartolomeo di lanfredino fu senatore nel [[1570]], fuo figlio [[Bartolomeo Lanfredini|Bartolomeo]] fu [[vescovo di Fiesole]] nel [[1605]], suo fratello Jacopo primo ministro di [[Cosimo II]] e [[Jacopo Lanfredini|Jacopo di Lorenzo]] fu prima [[vescovo di Osimo]] e poi [[cardinale]].