Riflessione diffusa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
definizione
Riga 1:
[[File:Lambert2.gif|thumb| Riflessione diffusa e [[Riflessione speculare|speculare]] da una superficie lucida, per esempio marmo bianco levigato.|300px]]
La '''riflessione diffusa''' della luce da parte di una superficie è una [[riflessione (fisica)|riflessione]] non speculare, in cui cioè un raggio di luce che incide sulla superficie non viene rimandato indietro ad un angolo determinato, ma viene diffuso su tutte lemolte direzioni. Gran parte degli oggetti che vediamopossiamo tuttidescrivere icome giornicasuali. riflettonoUn diffusamentediffusore laideale luce,(con tantoriflettanza che[[Legge sidi puòLambert|lambertiana]]) dire cheriflette la riflessioneluce diffusaomogeneamente èin ditutte granle lunga il meccanismo più importante con cui gli oggetti si rivelano al nostro occhiodirezioni.
 
Un oggetto fatto da particelle che non assorbano la luce, come il gesso, o da fibre incolori, come la carta, o da un materiale policristallino, come il marmo di Carrara, riesce a riflettere indietro quasi tutta la luce che riceve, ma in maniera diffusa, non specularmente.
 
Gran parte degli oggetti che vediamo tutti i giorni riflettono diffusamente la luce, tanto che si può dire che la riflessione diffusa è di gran lunga il meccanismo più importante con cui gli oggetti si rivelano al nostro occhio.
 
==Riflessione diffusa e riflessione mista==