Ermeneutica del Concilio Vaticano II: differenze tra le versioni

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Altre volte Benedetto XVI è tornato sulla stessa questione, sottolineando l'importanza che il Concilio Vatiano II sia recepito alla luce di tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa<ref>Così il [[16 marzo]] [[2009]] nel [http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2009/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20090316_plenaria-clero_it.html discorso ai partecipanti alla plenaria della Congregazione per il Clero]: «è importante favorire nei sacerdoti, soprattutto nelle giovani generazioni, una corretta ricezione dei testi del Concilio Ecumenico Vaticano II, interpretati alla luce di tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa.»</ref>
 
I principali studiosi che sostengono l'ermeneutica della continuità sono i cardinali [[Walter Brandmüller]], presidente del [[Pontificio Comitato di Scienze Storiche]], [[Avery Robert Dulles]] e [[Francis Eugene George]], il [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicano]] [[Charles Morenod]] e il filosofo del diritto [[Russell Hittinger]].<ref>Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, p. 8</ref>
 
Una critica all'ermeneutica della continuità ne contesta l'impostazione [[teologia|teologica]] più che [[storia|storica]], con la presunta conseguenza di togliere importanza al Concilio considerato come evento.<ref>Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, pp. 22-23</ref><ref>Secondo [[Giuseppe Alberigo]] la ricostruzione dei fatti avvenuti tra il [[25 gennaio]] [[1959]] e l'[[8 dicembre]] [[1965]] è una premessa necessaria per la comprensione del Concilio. Giuseppe Alberigo, ''Transizione epocale. Studi sul Concilio Vaticano II, Bologna 2009, p. 766 cit. da Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, p. 23</ref>
 
Una critica all'ermeneutica della continuità ne contesta l'impostazione [[teologia|teologica]] più che [[storia|storica]], con la presunta conseguenza di togliere importanza al Concilio considerato come evento.<ref>Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, pp. 22-23</ref><ref>Secondo [[Giuseppe Alberigo]] la ricostruzione dei fatti avvenuti tra il [[25 gennaio]] [[1959]] e l'[[8 dicembre]] [[1965]] è una premessa necessaria per la comprensione del Concilio. Giuseppe Alberigo, ''Transizione epocale. Studi sul Concilio Vaticano II, Bologna 2009, p. 766 cit. da Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, p. 23</ref>
==Ermeneutica della discontinuità==