Svastica: differenze tra le versioni

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[[Guido von List]] adottò la svastica come simbolo del neopaganesimo in Germania, idea seguita dalla [[Società Thule]]. Su suggerimento del Dr. [[Friedrich Krohn]] della Thule Society<ref>Fra le varie fonti: ''The Unknown Hitler'' di [[Wulf Schwartzwaller]]</ref>, Hitler adottò la svastica all'interno di un cerchio come simbolo del partito Nazista nel [[1920]]. I ricercatori francesi [[Louis Pauwels]] e [[Jacques Bergier]] scrissero in ''Le Matin des Magiciens'' (1962), che [[Karl Haushofer]] avrebbe convinto Hitler a scegliere la croce uncinata come simbolo del nazismo. Haushofer, appassionato di cultura giapponese e indiana, tornato a Berlino nel [[1918]], avrebbe anche fondato la [[Vril]]-Gesellschaft, la cui esistenza non è però supportata da alcuna fonte storica.
 
Il presentare la svastica da parte dei nazisti come simbolo identificativo scandalizzò, dato anche il rendere presente, da parte della croce uncinata, «l'idea di sacralizzazione», vari membri del [[Collège de Sociologie]] [[parigino]], tra i quali [[Georges Bataille]] e [[Pierre Prévost (giornalista)|Pierre Prévost]],. cheScrive in testo da lui composto presentaquest'ultimo: «...tanto più che noi tutti <smallref>'''[ascoltatoriPrévost si riferisce ai partecipanti alla conferenza ''Hitler et l'ordre teutonique'']'''.</smallref> provavamo disgusto per tutto ciò che poteva venire dall'hitlerismo. A scandalizzarci in questo movimento era, tra l'altro, l'accaparramento della [[croce uncinata]] che evoca l'idea di sacralizzazione. Questo [[simbolo]] [[solare]], Bataille lo avrebbe adottato volentieri, per il suo significato [[eracliteo]] che gli riconosceva. Ma il movimento hitleriano nella sua totalità era giudicato da lui e da noi tutti come un mostruoso tentativo [[schiavista]], mirante a una ricomposizione "[[monocefala]]" della [[società]]»<ref>(da P. Prévost, ''Pierre Prévost recontre Georges Bataille'', Paris 1987, pp. 26 sg., citato in ''Hitler e l'Ordine teutonico'' nel testo ''Il Collegio di Sociologia'', pag.285-286)</ref>.
 
== Altri utilizzi contemporanei==