Convenevole da Prato: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Miniatura_dei_Carmina_regia.jpg|thumb|right|166x231px|miniatura dai "''Carmina Regia''", raffigurante un cavaliere (oggi simbolo della [[Provincia di Prato]])]]
Notaio, maestro delle discipline del trivio ([[logica]],[[grammatica]] e [[retorica]]), fu insegnante di [[Francesco Petrarca Petrarca]] e del fratello [[Gherardo Petrarca|Gherardo]], istruendo i due ragazzi nei primi elementi della [[grammatica]] e della [[retorica]] latina poichè il loro padre, il notaio ser Petracco di Parenzo, intendeva fare di loro due giuristi. Petrarca rimase sotto la guida di Convenevole fino al [[1316]], anno in cui, sempre per volere del padre, fu mandato col fratello a studiare legge a [[Montpellier]].
 
Non si hanno notizie certe sulla data di nascita del maestro, ma, secondo quanto ci dice Petrarca, nell'anno della morte doveva avere un'età avanzata. Bravo insegnante ma di carattere irrequieto e scombinato, poco abituato alla vita pratica, sempre secondo il Petrarca, l'opera letteraria di Convenevole spesso consisteva in componimenti iniziati e mai terminati. Pare comunque che un'opera compiuta attribuita al maestro esista: una raccolta di versi liturgici, circa 3700, intitolati ''[[Carmina Regia]]'', e dedicati al re [[Roberto d'Angiò]]. Nel libro dei Carmina Regia, l'autore non firma col proprio nome, ma si limita a scrivere "''Professor Pratensis''", il che ha creato anche un certo dibattito sull'effettiva paternità dell'opera. Quando il maestro morì, agli inizi del [[1338]], i pratesi desideravano che il Petrarca componesse per lui un'epigrafe, ma egli rifiutò, poichè non perdonò mai al maestro l'avergli smarrito il libro di [[Cicerone]] dal titolo ''[[De Gloria]]''.
 
[[Categoria:Scrittori italiani]]