Platea: differenze tra le versioni

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Con la costruzione dei primi [[teatro (architettura)|teatri]], la platea andò configurandosi sempre più come luogo destinato all'accoglienza di coloro che assistevano allo spettacolo. Nel [[teatro elisabettiano]] questa era composta da una pavimentazione in terra battuta o pietra, utilizzata dal popolo come luogo di visione ma senza l'ausilio di posti a sedere: questi, infatti, erano riservati al pubblico più abbiente, che poteva permettersi di pagare la comodità della seduta, presente nei palchi che circondavano il [[palcoscenico]]. Alcuni ospiti d'onore, inoltre, prendevano posto direttamente sul palcoscenico accanto agli attori.
 
Il [[Rinascimento]] italiano, teso alla rivalutazione e riscoperta dei classici greci e latini, non utilizzò la platea come spazio per lo spettatore: il [[teatro greco]] e [[teatro latino|latino]], infatti, risolvevano lo spazio teatrale antistante la [[Spazio scenico|scena]] in maniera diversa: nella [[Grecia]] antica, esso era denominato [[orchestra (architettura)|orchestra]] e fungeva da spazio di azione del [[coro greco|coro]], mentre a [[Roma]], persa l'importanza drammaturgica di questo elemento, rimase unicamente come retaggio dei teatri greci. I primi teatri rinascimentali, la cui forma ricalcava, in qualche modo, quella dei teatri classici adattandone le componenti strutturali alle esigenze moderne (nello specifico, inizialmente, le stanze dei palazzi signorili), non diedero troppa importanza alla platea né come luogo d'azione scenica né come spazio per la fruizione.
 
L'avvento del [[teatro all'italiana]] determinò una convenzione teatrale che venne adottata anche nei secoli successivi alla sua realizzazione, dal [[1600]] in poi: la configurazione della platea come spazio dedito all'accoglimento del solo pubblico, di norma costituito da fasce del popolo (dopo l'apertura dei primi teatri pubblici) che non potevano pagare un palco. Inizialmente, la platea era costituita da uno spazio con panche e tavoli, tra i quali si svolgevano le più disparate attività senza un collegamento con le rappresentazioni teatrali: sovente vi si potevano svolgere danze, banchetti e feste. Tale pratica non era desueta nemmeno tra i palchi, che fungevano da "salotto" per