Huicholes: differenze tra le versioni

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Gli orgogliosi huicholes non si sono mai piegati al "progresso" ed hanno mantenute intatte le visioni millenarie delle grandi civiltà solari mesoamericane, dove arte, sciamanismo e ricerca della visione si fondono, producendo opere di straordinaria bellezza, poco conosciute in Europa ma apprezzate da collezionisti e musei americani, quali il Fine Arts Museum di San Francisco, o mostre quali l'Art of the Huichol Indians, da San Francisco a Chicago a New York. Le trame dei tessuti, le esoteriche nierikas o quadri di filo (yarn paintings), le composizioni di perline di vetro colorato (rara concessione agli usi spagnoli e chiamate chakira) e molti altri oggetti di uso comune, sono riccamente decorati da motivi grafici ancestrali, di gusto finemente elaborato, tramandati di generazione in generazione, ma non indenni da una costante evoluzione. Fotografie delle opere della collezione [[Carl Sofus Lumholtz]], manufatti huichol della fine dell'800, attualmente mostrate agli huicholes da parte di una ricercatrice, hanno provocato grande interesse, gli antichi disegni e stili degli avi, nonni e bisnonni della comunità, in parte perduti o trasformati negli anni, vennero come riportati alla luce, con grande piacere degli interessati. Nei tempi antichi le opere erano esclusivamente cerimoniali e votive, ora, dopo la loro scoperta negli anni 60, sono anche vendute, utilizzate per il sostentamento, evidentemente però niente di più del necessario, considerando lo stato di perenne precarietà in cui versano gli huicholes e che li difende dall'accusa di venialità.
 
Nelle nierikas, il sole, il cervo, il mais, il fiore-peyote, il serpente, sono ricorrenti, in un gioco compositivo di carattere fortemente sacro-esoterico, è la descrizione visuale del viaggio o della [[trance (psicologia)|trance]] sciamanica, la visione veritiera, lo specchio magico entro cui ritrovarsi per andare oltre. Le tecniche di lavorazione sono arcaiche e necessitano di abilità e pazienza infinite.
 
L'identità culturale degli huicholes ed il loro patrimonio è però in pericolo, oltre che per la fine dell'isolamento geografico, anche per la perdita della trasmissione orale tradizionale, per l'adozione di usi e abiti estranei ed anche per la presenza di gruppi religiosi che scoraggiano le cerimonie tradizionali. E poi l'uso non quotidiano della lingua madre, la scuola, il progresso... per tutto questo, ed in special modo anche per il fenomeno dell'inurbamento in squallide periferie, anticamere di sradicamento ed alcolismo, si teme fortemente per la sorte di questo schivo ma orgoglioso popolo di artisti, gli ultimi eredi del culto solare amerindio.