Rinascimento emiliano: differenze tra le versioni

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[[File:Parmigianino 012.jpg|thumb|[[Parmigianino]], ''[[Conversione di Saulo (Parmigianino)|Conversione di Saulo]]'' (1527-1528 circa)]]
Il '''Rinascimento emiliano''' o '''padano''' riguarda molteplici realtà in una fitta rete di scambi con tutte le zone circostanti. Nel Qauttro e nel Cinquecento l'[[Emilia]] era frazionata in più signorie, tra cui spiccarono [[Ferrara]] degli [[Este]], [[Bologna]] dei [[Bentivoglio]], [[Parma]] dei [[Farnese]].
 
==Ferrara==
{{vedi anche|Rinascimento ferrarese}}
[[File:Studiolo di belfiore, calliope di cosmè tura, national gallery di londra.jpg|thumb|left|[[Cosmè Tura]], ''[[Calliope (Cosmè Tura)|Calliope]]'' (1460)]]
Il più vitale centro emiliano del Quattrocento fu [[Ferrara]], dove alla corte degli [[Este]] si incontravano le più disparate personalità artistiche, da [[Pisanello]] a [[Leon Battista Alberti]], da [[Jacopo Bellini]] a [[Piero della Francesca]], dal giovane [[Andrea Mantegna]] a stranieri di prim'ordine come [[Rogier van der Weyden]] e [[Jean Fouquet]]<ref name=DVC108>De Vecchi-Cerchiari,. cit., pag. 108.</ref>. Fu durante l'epoca di [[Borso d'Este]] (al potere dal [[1450]] al [[1471]]) che i molteplici fermenti artistici della corte si trasformarono in uno stile peculiare, soprattutto in pittura, caratterizzato dalla tensione lineare, dall'esasperazione espressiva, dalla preziosità estrema unita con una forte espressività<ref name="DVC108"/>. Il nascere della scuola ferrese si coglie nelle decorazioni dello [[Studiolo di Belfiore]] e si sviluppò negli affreschi del [[Salone di Mesi di Palazzo Schifanoia]], dove emersero le figure di [[Cosmè Tura]] e, in un secondo momento, [[Francesco del Cossa]] ed [[Ercole de' Roberti]]<ref>De Vecchi-Cerchiari,. cit., pag. 108 e ss.</ref>.