Ľudovít Štúr: differenze tra le versioni

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Nacque il 28 ottobre 1815 a [[Uhrovec]], che si trova nella parte meridionale di Strážovské vrchy, presso [[Bánovce nad Bebravou]], secondogenito di un insegnante ungherese<ref name=NO>''Život a dielo Ľudovíta Štúra. Monotematické číslo k roku Ľudovíta Štúra'' (1995/1996), in ''Národná osveta,'' 1995, č. 24, p. 2.</ref>. Frequentò la scuola elementare nel villaggio natio. Nell'anno 1827 andò a studiare al liceo inferiore di Rab (oggi [[Győr]]), dove grazie alla propria diligenza e arguzia viene notato soprattutto dal professor Petz. Petz indirizzava i propri studenti anche verso gli autori [[slavi]] e risvegliò così nel giovane Štúr l'interesse per lo [[slavismo]]. Dopo i primi due anni a Rab, Ľudovít Štúr si iscrisse al liceo evangelico di Presburgo, l'attuale [[Bratislava]].
 
Lo studio al liceo di Presburgo era composto da due anni degli studi umanistici più altri due anni, frequentare i quali era la condizione per poter accedere agli studi superiori universitari. Al liceo esisteva sin dall'anno [[1803]] una cattedra di lingua e letteratura ceco-slovacca guidata dal professore [[Juraj Palkovič]]. Il Liceo Evangelico di Presburgo era l'unica scuola superiore in Ungheria con una cattedra di questo tipo. I seminari si svolgevano in lingua biblica ceca, che era da tre secoli la lingua ufficiale degli intellettuali evangelici slovacchi. A causa soprattutto dell'età avanzata del professor Palkovič, che non gli permetteva di insegnare tutto il programma stabilito, gli studenti fondarono nel [[1829]] una [[Società ceco-slovacca]] (''Spoločnosť česko-slovenská'') (queste società liceali erano molto comuni: frequenti erano anche quelle degli studenti ungheresi e tedeschi). Tra i principali compiti della Società vi erano la partecipazione attiva all'insegnamento nella madrelingua, esercitazioni di grammatica, composizioni di saggi di letteratura e di storia dei popoli slavi. Primo presidente della società fu il professor Palkovič, mentre ne furono vicepresidenti [[Samo Chalupka]], [[Karol Štúr]], [[Michal Miloslav Hodža]], [[Tomáš Horš]], [[Samuel Samoslav Vanko]] e Ľudovít Štúr.<ref name=KRONIKA>D.Dušan Kováč et al., ''Kronika Slovenska 1 – od najstarších čias do konca 19. stor.'', 1998, p. 413.</ref>. Ľudovít Štúr approfondì la conoscenza delle opere degli autori slovacchi, particolarmente di quelle di [[Ján Hollý]], di [[Ján Kollár]], di [[Pavel Jozef Šafárik]] e di [[František Palacký]].
 
Nell'autunno del [[1835]] divenne vicepresidente della Società ceco-slovacca e fra le iniziative organizzò una gita al [[castello di Devín]] il [[24 aprile]] [[1836]], luogo simbolico della [[Grande Moravia]]. In questa gita i partecipanti decisero di aggiungere al proprio nome di battesimo un nome slavo: [[Jozef Miloslav Hurban|Hurban]] aggiunse al nome Jozef quello di Miloslav, [[August Horislav Škultéty|August Škultéty]] aggiunse il nome di Horislav e Štúr si diede il nome di Velislav.
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Ľudovít Štúr comparve anche sulle banconote da 50 [[corona cecoslovacca|corone cecoslovacche]] e da 500 [[corona slovacca|corone slovacche]].
 
==Bibliografia==
===Monografie===
* {{sk}} ''Ľudovít Štúr: Život a dielo (1815 – 1856): Zborník materiálov z konferencie Historického ústavu Slovenskej akadémie vied.'' A cura di Vladimír Matula, Bratislava Vydavateľstvo SAV, 1956.
* {{fr}} Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, ''La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe'', Lausanne 1992, pp.&nbsp;40–42, 85–86, 108–114, 189–190, 213–215
 
===Enciclopedie===
* ''Encyklopédia Slovenska V. zväzok R – Š.'' Bratislava Veda, Vydavateľstvo SAV, Pracovisko – Encyklopedický ústav SAV, 1981.
* Dušan Kováč et al.: ''Kronika Slovenska 1 – od najstarších čias do konca 19. stor.'', Bratislava Vydala Fortuna Print pre Adox, 1998 ISBN 80-7153-174-X
* ''Slovenský biografický slovník V. zväzok R – Š.'' Martin: Matica slovenská, 1992
 
==Note==