Accampamento: differenze tra le versioni

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Nell'[[antica Grecia]] la struttura e la disposizione degli accampamenti (''stratópedon'', ''stratopedéia'', ''parembolé'') non seguiva particolari norme logistiche come per i romani. Di solito i militari utilizzavano una posizione riparata naturalmente e la circondavano con una palizzata. Il luogo scelto poteva essere un anfratto, una valle ai piedi di una [[collina]] o la [[scarpata]] di [[fiume]] e solo raramente veniva difeso da una recinzione di fosse.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/accampamento/|titolo=Accampamento nell’Enciclopedia Treccani |autore= |anno= |pagina= |editore= |lingua= |accesso=5 agosto 2011 |urlarchivio=}}</ref>
 
Il bivacco veniva agevolato in particolare da tende coperte di [[Cuoio|pelli]]. La tenda più importante era quella del comandante ([[stratego]]) ed era posta, per questo, al centro dell'accampamento in uno spiazzo verso cui convergevano i sentieri. Nell'accampamento poteva essere messo in piedi anche un piccolo agorà o mercato per facilitare l'approvigionamentoapprovvigionamento dei militari ed un'armeriarmeria, dove venivano conservate le armi.
 
=== Roma ===
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Gli ingressi erano 4: la ''praetoria'' ('''5'''), rivolta verso l'esercito nemico, la ''decumana'' ('''7'''), dal lato opposto, utilizzata come via di fuga, la ''dextra'' ('''4''') e la ''sinistra'' ('''6'''). Erano collegate da due grandi strade, la ''via praetoria'' ('''3''') e la ''via principalis'' ('''2'''), che si intersecavano al centro. Nei pressi di questo incrocio si alzava la tenda del comandante, ''praetorium'' ('''1'''), con accanto il mercato (''forum'') e la [[tesoreria]] (''quaestorium'').
 
Dinanzi alla tenda del comandante venivano accampate le gli [[truppe asusiliarie]] mentre ai lati del ''praetorium'' alloggiavano le truppe scelte e gli ufficili. Dietro di essi vi erano quindi le legioni il cui accampamento era diviso, perpendicolarmente alla ''via principalis'', da cinque vie. Per le esercitazioni veniva predisposto un'apposita area libera. Come difesa per le tende veniva costruito un muro fortificato e, al di fuori dell'accmpamentoaccampamento, dei posti di osservazione, ''stationes''.
 
Con i ''castra stativa'' il campo diventava una vera e propria cittadina con il suo mercato, le sue [[strada|strade]], i suoi luoghi religiosi, gli [[altare|altari]], e luoghi di [[adunata]]. Le fortificazioni erano massicce e realizzate con una gran perizia. Anche i ruoli erano ben definiti e ad ogni militare toccava una mansione precisa. Questi campi permanenti o semi-permanenti venivano costruiti di solito lungo le frontiere delle province e attorno ad essi si sviluppavano veri e propri villaggi o città abitate da famiglie e gruppi che intendevano essere protetti o che volevano sfruttare i traffici comemrcialicommerciali. Anche gli stessi legionari spesso vi si trasferivano con tutta la famiglia. Molti di questi tipi di accampamento hanno poi originato vere e proprie città come [[Coblenza]], [[Strasburgo]], [[Magonza]], le città fondate dai romani nell'[[Nordafrica|Africa settentrionale]], le città inglesi il cui nome termina in -''cester'' o -''chester'' (castrum) e così via.
 
Tra le tipologie di campi spiccava anche il ''castra navalia'', costruito su una spiaggia o su una costa dopo uno sbarco. Anche in questi casi si costruivano massicce fortificazioni e caserme in muratura. Tra questi si ricordano i ''castra navalia'' costruiti sul [[Viminale (colle)|Viminale]], a [[Capo Miseno|Miseno]] e a [[Ravenna]].
 
Nella storia romana, il campo ha assunto un ruolo decisivo perchè permetteva agli eserciti di riposarsi e di utilizzare rifornimenti in maniera sicura anche sullo stesso campo di battaglia. Nè i Cetli[[Celti]] nè i [[Germani]] avevano questa capacità. I loro eserciti utilizzavano gli accampamenti solo per pochi giorni e la loro struttura aperta facilitava gli attacchi a sorpresa dei nemici.
 
=== Medioevo ed epoca contemporanea ===
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Durante il [[Medioevo]] si cominciò a ricorrere principalmente a due tipologie di campi: uno leggero, in cui i militari alloggiavano in tende, spesso piccole, che permettevano il bivacco minimo, e si difendevano tramite posti di guardia, e uno fortificato, che mostrava un carattere più permanente disponendo anche di costruzioni in muratura e maggiori scudi difensivi. I responsabili per la costruzione degli accampamenti divennero i [[foriere|forieri]] di alloggiamento, veri e propri ufficiali il cui corpo precedeva le truppe. Durante l'era moderna il sistema non è cambiato molto e le truppe tendono sempre più a viaggiare in unità separate e a fruire dunque di accampamenti sempre più piccoli costruiti in posizione sempre più mirate e strategiche, anche per sfuggire alla vista dei nemici.
 
Per i campi permanenti, invece, si ricorre sempre di più agli [[accantonamenti]], ossia ad accampamenti fortificati all'interno di cittadine preesistenti o all'alloggio deleldelle truppe nelle strutture comunali stesse di un villaggio o di una città.
 
La [[sicurezza]] degli accampamenti moderni è ricercata nel mescolarsi con l'ambiente circostante e nella distribuzione di una rete postazioni di guardia. Con gli eserciti nazionali ricomparvero accampamenti in cui le truppe venivano sistemate in tende allineate, quindi riunite per specialità come: picchieri, moschettieri, cavalleria.