Scandalo delle lenzuola d'oro: differenze tra le versioni

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Lo '''Scandalo delle lenzuola d'oro''' fu uno [[scandalo]] che investì i vertici delle [[ferrovie dello Stato|ferrovie italiane]]. Il nome trae origine dal fatto che le forniture di biancheria per i treni notturni, ovvero le lenzuola per le cuccette e i vagoni letto, vennero pagate a prezzi gonfiati e fuori mercato.
Lo scandalo scoppiò il [[25 novembre]] [[1988]],<ref> Sullo scandalo 'lenzuola d'oro' vedi articolo di stampa dall' [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/11/26/nuova-ondata-di-arresti-per-le-lenzuola.html archivio Repubblica.it]</ref> quando l’intero consiglio di amministrazione delle [[ferrovie dello Stato]] fu costretto a dimettersi per l'assegnazione nel [[1979]] all'imprenditore [[Avellino|avellinese]] Elio Graziano e alla sua impresa Idaff, di un grosso appalto da 150 miliardi di [[Lira italiana|lire]] (circa 75 milioni di [[euro]]) per la fornitura di biancheria per i vagoni letto. L'inchiesta nacque da una denuncia dell'imprenditore Antonio Ayroldi concorrente di Graziano che aveva perso la gara d'appalto.<ref> Vedi anche articolo di stampa tratto dall'[http://archiviostorico.corriere.it/1996/novembre/16/lenzuola_oro_assolto_ministro_Claudio_co_0_9611166668.shtml archivio corriere.it]</ref> I vertici delle ferrovie vennero arrestati e condotti in carcere. Rimase coinvolto nella vicenda anche [[Lodovico Ligato]], ex parlamentare [[Democrazia cristiana|Dc]] e presidente delle ferrovie dello Stato che sarà in seguito ucciso in un agguato dalla '[[ndrangheta]] a Bocale ([[Reggio Calabria]] il [[27 agosto]] [[1989]]). In tutto al processo furono imputate 56 persone, ed il [[pubblico ministero]] richiese condanne per un totale di 170 anni di reclusione. La sentenza del [[17 aprile]] [[1993]] comminò un totale di 52 anni a 16 imputati. Le pene più gravi furono per Giovanni Colletti (ex direttore generale dell ferrovie) condannato a sei anni e per l'imprenditore Elio Graziano condannato a cinque anni e mezzo di reclusione. Furono invece assolti per mancanza di prove i 4 consiglieri d'amministrazione tra cui [[Ruggero Ravenna]].<ref>Sulla sentenza ed il processo vedi articolo di stampa tratto dall' [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/18/lenzuola-oro-solo-16-condanne.html archivio di repubblica.it] </ref>
 
== Note ==