Solidarismo: differenze tra le versioni

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In Italia gli economisti ottocenteschi teorici del solidarismo sostengono che il progresso sociale si debba realizzare con la collaborazione tra le classi in una visione che richiama il pensiero di Saint-Simon <ref>Cfr. Diomede Ivone, ''Matteo De Augustinis economista, educatore e giurista dell'Ottocento meridionale'', Editoriale scientifica, 2000 </ref>
 
L'elaborazione di una teoria scientifica del solidarismo annovera l'economista Guido Menegazzi professore universitario a Pisa e Verona che iniziò l'elaborazione del suo pensiero a partire dalla crisi del 1929 e successivamente sviluppandolo con le sue osservazioni sul fallimento del sistema corporativistico fascista.
 
Secondo Menegazzi il solidarismo ha modo di realizzarsi nell'ambito aziendale dove «i portatori dei fattori produttivi esplicano funzioni integrantisi vicendevolmente» attuantesi così «il passaggio dall'azienda alla comunità di lavoro o comunità solidaristica dei produttori» <ref>G. Menegazzi, ''I fondamenti del solidarismo'', ed. Giuffré, 1964 p.391</ref>