Isegoria: differenze tra le versioni

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on l'affermarsi, sia pure contrastato, della democrazia gli strati emergenti delle popolazioni riuscirono a conquistare il diritto di parlare in assemblea (isegoria) e quello di farlo liberamente per quello che riguarda i contenuti(parrhesìa).
 
Nella ''[Costituzione degli Ateniesi]]'' l'isegoria è considerata fondamentale. Erodoto afferma che Atene, che era diventata la polis più potente di tutte, aveva introdotto in modo scrupoloso l'isegoria. Anche Euripide, nelle ''Supplici'', sottolinea il rapporto tra l'isegorìa (compresa la libertà di tacere) alla libertà e all'uguaglianza.
 
 
Una grave limitazione all'isegoria fu introdotta ad Atene con l'istituto del ''grafè paranomon'' in [[lingua greca|greco]] ''Γραφή παρανόμων'' Il cittadino che in assemblea avesse proposto alcunchè in contrasto con il diritto tradizionale poteva subire pene assai gravi, compreso l'esilio decennale. Questo, ovviamente, comportò una grave limitazione alla libertà di espressione in assemblea. (''isegoria'') A differenza dell'ostracismo, questo istituto Il carattere politico del giudizio di ostracismo emerge chiaramente dal fatto che la condanna non richiedesse e non comportasse una accusa penale aveva come presupposto un fatto che costituiva una ''colpa'', ma si prestava ad evidenti abusi e soprattutto ad un effetti dissuasivo della libertà di espressione<ref>^ Demosthenes 15.18</ref> <ref>[http://ospitiweb.indire.it/~copc0001/demo/parola.html]</ref>
==Note==
<references/>