Assedio di Buda (1686): differenze tra le versioni

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|mutamenti_territoriali =
|esito =vittoria austriaca
|schieramento1 =[[Immagine:Flag of the Habsburg Monarchy.svg|30px]] [[Monarchia asburgica|Austria]]</br>[[Immagine:Chorągiew_królewska_króla_Zygmunta_III_WazyChorągiew królewska króla Zygmunta III Wazy.svg|30px]] [[Confederazione Polacco-Lituana]]
|schieramento2 =[[Immagine:Ottoman Sultanate1453-1844.png|30px]] [[Impero ottomano]]
|comandante1 = [[Carlo V di Lorena]]
|comandante2 = Abdurrahman Abdi Pascià
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|note =
}}
{{Campagnabox Guerra austro-turca (1683–16991683-1699)}}
L''''Assedio di Buda del 1686''' fu il secondo tentativo di conquista della città ungherese, in mano turca, da parte dell'armata austriaca, dopo che due anni prima ne era fallito uno. L'assedio ebbe luogo nel corso della [[Guerra austro-turca (1683-1699)|guerra austro-turca del 1683/89]], durò due mesi e mezzo e si concluse con la conquista della capitale ungherese da parte dell'esercito austriaco e la disfatta di quello turco.
 
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== Sviluppo e conclusione delle operazioni ==
 
L'assedio ebbe inizio a metà giugno. A metà agosto un esercito turco al comando di Abdurrahman Abdi Pascià si presentò davanti a [[Buda]] ma il comandante turco temeva lo scontro contro l'armata assediante e quindi questa riuscì il [[2 settembre]] [[1686]] a conquistare la città fortificata.
Durante l'assalto finale furono i dragoni del principe [[Eugenio di Savoia]]<ref>[[Immagine:Prinz-Eugen-von-Savoyen1.jpg|right|upright|thumb|Il principe Eugenio di Savoia]]
Il principe era titolare del reggimento di dragoni che prese da lui il nome di ''Dragoni di Savoia'' ed era già appartenuto al fratello di lui, Luigi Giulio, che al suo comando fu ferito combattendo contro i turchi a Petronel il 7 luglio 1683 e morì per le ferite riportate una settimana dopo.</ref> a coprire le spalle all'esercito imperiale dai possibili attacchi dell'esercito turco di Abdurrahman Abdi Pascià<ref>Che, per altro, perì in combattimento</ref>
 
Dopo che la città fu espugnata l'odio e la collera dei soldati dell'esercito vittorioso si scaricarono sugli odiati “infedeli”. La minaccia turca, che nella coscienza dell'[[Europa]] di allora per secoli si era radicata, la collera diffusa nel continente per le atrocità dei turchi perpetrate contro le popolazioni civili e ravvivata anche dall'odio religioso si scaricarono ora sugli occupanti e sugli abitanti di Buda.<ref>''Buda fu conquistata ed abbandonata al saccheggio. I soldati si lasciarono andare ad innumerevoli eccessi. Contro i turchi, la cui lunga ed ostinata resistenza era costata una così gran quantità di vite di loro camerati, si scagliarono i vincitori senza riguardo né all'età né al sesso. Il principe elettore di Baviera ed il duca di Lorena, commossi dai gemiti degli uomini che venivano uccisi e da quelli delle donne violentate, impartirono ordini severi riuscendo ancora a salvare più di 2.000 vittime potenziali.'' (così Ernst Trost, ''Prinz Eugen von Savoyen'', Wien - München, 1985)</ref>
 
Si calcola che la carneficina che seguì l'irruzione dell'esercito vincitore in Buda sia costata circa 3.000 vittime. Le truppe imperiali si scatenarono non solo contro i turchi ma anche contro gli ebrei di Buda: pare infatti che tre giorni dopo la conquista della città, la comunità ebraica che vi abitava fosse stata praticamente annientata. (da: Thomas Winkelbauer, ''Ständefreiheit und Fürstenmacht. Länder und Untertanen des Hauses Habsburg im konfessionellen Zeitalter'' Teil 1. In: Herwig Wolfram(Hg.), ''Österreichische Geschichte 1522 – 1699'', Wien, 2004)