Hajime Sugiyama: differenze tra le versioni

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Nel giugno del [[1930]] divenne Viceministro della Guerra effettivo e a questa carica unì, due mesi più tardi, quella di tenente generale; nel marzo [[1933]] fu di nuovo posto a capo dell'aeronautica basata a terra. A seguito dei disordini provocati dall'[[Incidente del 26 febbraio]] [[1936]] Sugiyama fu nominato Ministro della Guerra, mentre nel novembre acquisì il grado di [[generale]].
 
Quando nel [[1937]] ebbe inizio la [[Seconda guerra sino-giapponese|guerra contro la Cina]], già sconvolta dal conflitto intestino tra [[Chiang Kai-Shek]] e [[Mao Tse Tung]], Sugiyama comandò per un breve periodo le truppe giapponesi stanziate nella Cina settentrionale: durante la riunione del Supremo Consiglio di Guerra, alla quale parteciparono l'imperatore [[Hirohito]] e numerosi militari, Sugiyama affermò che il [[Giappone]] avrebbe "''conquistato Shangai in tre giorni e la Cina in tre mesi...''". L'inopinata resistenza cinese, sebbene non avesse ottenuto grandi vittorie, lo lasciò amareggiatosgradevolmente sorpreso. Egli fu sollevato dal comando e nel [[1938]] messo a capo delle guarnigioni giapponesi nel [[Mengjiang]], lo stato fantoccio creato nella Mongolia esterna; vi rimase fino al [[1939]], quando a dicembre venne eletto capo del [[Tempio Yasukuni]], il luogo dove la [[Scintoismo|religione scintoista]] vuole che trovino riposo dopo la morte i guerrieri onorevoli. Il 3 settembre [[1940]] ricevette la nomina Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
 
==Seconda guerra mondiale==