John Barclay (poeta): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Giovanni Barclays, alias John Barclays, era figlio di Guglielmo, appartenente alla piccola nobiltà scozzese di fede cattolica, il quale non avendo risorse adeguate al suo rango mise a frutto la sua laurea in legge. Il padre di Giovanni per sfuggire al clima persecutorio cui erano fatti oggetto i cattolici sotto il regno di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] si rifugiò in [[Francia]] a [[Pont-à-Mousson]], in [[Lorena (regione francese)|Lorena]], dove sposò, non dopo aver dovuto provare la sua origine nobile, un’appartenente alla famiglia della piccola nobiltà locale dei Malleville.
 
Dal matrimonio nacque Giovanni, che il padre avrebbe voluto indirizzare alla carriera di [[magistrato]] affidandolo alle cure dei [[Gesuiti]] perché lo istruissero nelle lettere a tale fine. Ma il giovane si sentiva attratto dalla letteratura. A diciannove anni scrisse un commentario sulle ''"Thebais" di Statius''.
 
Nel [[1603]], alla morte di [[Elisabetta I]], la famigliola tornò in [[Inghilterra]] dove fu bene accolta alla corte di Re [[Giacomo I d'Inghilterra|Giacomo VI di Scozia e I d'Inghilterra]] e reintegrata nei suoi beni. Il giovane John, in ringraziamento, gli dedicò un carme in latino intitolato “''Sentenziarumque splendorem illuminatum”'' gonfio di retorica, senza per questo rinunciare alla sua nazionalità scozzese.
 
Dopo questa parentesi inglese la famiglia tornò in Francia dove il padre Gugliemo ottenne una cattedra di Diritto e Giovanni a [[Angers]] sposò Louise Debonaire.