Venere Anadiomene: differenze tra le versioni

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Raffigurava Afrodite che si leva nascente dalle acque e si strizzava i capelli bagnati sollevando le braccia. Secondo Plinio il pittore si era ispirato a [[Campaspe]], amante di Alessandro, secondo [[Ateneo di Naucrati]] aveva tratto ispirazione dalla visione di [[Frine]] che usciva nuda dal mare durante i [[Misteri eleusini]].
 
Il mito dell<nowiki>'</nowiki>''Anadiomene'' ispirò molti artisti dal Rinascimento in poi, che cercarono di rievocare la mitica opera perduta. Tra i primi vi furono [[Botticelli]], [[Tiziano]], [[Antonio Lombardo]], [[Giambologna]]. Anche nell'Ottocento il tema godette di un notevole interesse, spingendo a cimentarsi artisti come [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]], [[Alexandre Cabanel|Cabanel]], [[Amaury Duval|Duval]], [[Jean-Léon Gérôme|Gérôme]] e [[William-Adolphe Bouguereau]].
 
==Bibliografia==