Comunicazione filosofica (Kierkegaard): differenze tra le versioni

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Questa è quindi una comunicazione indiretta, una ''comunicazione d'esistenza'', dove la verità viene offerta al lettore che la dovrà scegliere tra le varie opere impegnando nella scelta se stesso e la sua esistenza.
 
Ma lo scopo degli pseudonimi è anche quello di riprodurre la caratteristica [[Socrate|"ironia" socratica]]. Come Socrate che "''sapeva di non sapere''" prima ancora che si iniziasse un dialogo con il suo interlocutore, ma fingeva di "non sapere", presentandosi come ignorante, per non mettere a disagio chi dialogava con lui, ma soprattutto perché voleva che anche anch'egli arrivasse liberamente alla sua professione di ignoranza, così Kierkegaard vuole non far apparire i suoi convincimenti e non identificarsi con quelli delle "maschere". In questo modo ogni pseudonimo può rappresentare liberamente una "''possibilità d'esistenza''" . Tutte queste possibilità esistenziali sono vissute da Kierkegaard come presenti in lui, ma egli non aderisce pienamente a nessuna di esse.
 
==La polemica sulla comunicazione==