Antonio Fortunato Stella: differenze tra le versioni

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Nel [[1823]] intervenne dalle pagine della ''Biblioteca italiana'' per lanciare un allarme contro la pirateria libraria. Erano tanti i tipografi nella penisola che, contravvenendo al diritto d'autore, stampavano senza autorizzazione le opere più note sul mercato e le vendevano nelle proprie librerie.
 
Nel [[1844]] aderì all'Emporio librario promosso da [[Giuseppe Pomba]]. L'iniziativa, volta a creare un mercato unico nazionale del settore, però, non ebbe fortuna.
 
Dopo la sua morte la società fu rilevata dai figli e dalla moglie , che pubblicarono a partire dal [[1835]] la collana [[Bibliografia italiana]], <ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-fortunato-stella/|Antonio Fortunato Stella|7-03-2012}}</ref>.