Estetica trascendentale: differenze tra le versioni

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Non è un puro e semplice ricevere passivamente dati sensibili ma è anche e soprattutto elaborarli, sintetizzarli, ordinarli secondo "''forme a priori''" proprie di ogni soggetto pensante. Esse cioè sono forme ''a priori'' nel senso che sono presenti in noi prima di ricevere il primo dato sensibile, noi cioè abbiamo dall'inizio, prima ancora di fare la prima esperienza, questi ''contenitori'' (forme) già predisposti, pronti a ricevere i contenuti sensibili che ci vengono dall'esterno e che noi selezioniamo ed ordiniamo.
Per intendere meglio Kant parla di forme a priori o "''funzioni trascendentali''" che, per il primo gradino della conoscenza sensoriale, l'[[Intuizione]], che svolge un'attività discriminante <ref>discrimina, cioè seleziona i dati sensibili dalla corrente continua che ci arriva dall'esterno.</ref> sono lo [[Spazio (fisica)|spazio]] e il [[tempo]].
 
La nostra [[ragione]] cioè, funziona (funzioni) in modo da ''inquadrare'' il primissimo dato sensibile che riceve, e poi tutti i successivi, nello [[Spazio (fisica)|spazio]] e nel [[tempo]]. Questo può farlo poiché ad essa appartiene un modo di funzionare (funzione) tale che è presente da sempre ([[trascendenza|trascendente]]), prima ancora di fare [[esperienza]], ma che si attiva e diventa reale solo nel momento in cui riceve i dati sensibili ([[immanenza|immanente]]).