Compagna Communis: differenze tra le versioni

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==Storia==
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Durante l'[[XI secolo]], [[Genova]] spazzò via con un certo anticipo il [[feudalesimo]] che così forte in questo periodo era presente in nazioni come [[Francia]] o [[Inghilterra]]: fu nel [[1097]] che il vescovo Arialdo riunendo i principali detentori del potere, i visconti (ovvero i signori feudali imperiali) e le Compagne Rionali (antica divisione dei quartieri cittadini) fondò un'associazione di tutti i cittadini, la Compagna Communis.
 
Nel 1099 Genova viene retta da consoli, figure politiche dotate di tutti e tre i poteri, eletti tra le importanti famiglie. Qui iniziò il contrasto politico tra gli esclusi dalle famiglie elettrici. È un periodo di pace, ma la rivalità fra le due famiglie dominanti si manifesta in una corsa agli armamenti da parte dei Maneciano e Carmandino. I primi, che stanno al potere dal 1099 al 1122 si impossessa di privilegi commerciali nel Mediterraneo dell'Est, sfaldando quell'equilibrio competitivo che si era creato con i Carmandino, al potere dal 1123 al 1149. Ciò indebolisce Genova sotto il profilo commerciale, soprattutto nei confronti di Pisa.
 
Nel [[1060]] [[Genova]] iniziò ufficialmente la lotta con [[Pisa]], cosa che sarà la sua attività primaria per circa due secoli, assieme alle varie [[crociate]] e alla fondazione delle colonie. La scintilla del conflitto avvenne per il possesso della [[Corsica]], più tardi anche della [[Sardegna]].
 
==Il Consolato: nasce la Repubblica vera e propria==
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Durante l'[[XI secolo]], [[Genova]] spazzò via con un certo anticipo il [[feudalesimo]] che così forte in questo periodo era presente con grande forza in nazioni come [[Francia]] o [[Inghilterra]]: fu nel [[1097]] che il vescovo Arialdo riunendo i principali detentori del potere, i visconti (ovvero i signori feudali imperiali) e le otto Compagne Rionali (antica divisione deiin quartieri cittadini) fondò un'associazione di tutti i cittadini, la Compagna Communis.
 
L'organizzazione rionale mantenne un significato politico/sociale per secoli, tanto che ancora nel [[1382]] i membri del [[Gran Consiglio]] erano classificati in accordo alla compagna d'appartenenza oltre che secondo la fazione politica ("nobili" o "popolari")<ref>Cesare Cattaneo Mallone di Novi, ''I Politici del medioevo genovese'', Genova 1987 pubblica questo documento a pp. 184-193</ref>.
 
Nel 1099 Genova viene retta da consoli, figure politiche dotate di tutti e tre i poteri, eletti tra le importanti famiglie. Qui iniziò il contrasto politico tra gli esclusi dalle famiglie elettrici. È un periodo di pace, ma la rivalità fra le due famiglie dominanti si manifesta in una corsa agli armamenti da parte dei Maneciano e Carmandino. I primi, che stanno al potere dal 1099 al 1122 si impossessa di privilegi commerciali nel Mediterraneo dell'Est, sfaldando quell'equilibrio competitivo che si era creato con i Carmandino, al potere dal 1123 al 1149. Ciò indebolisce Genova sotto il profilo commerciale, soprattutto nei confronti di Pisa.
 
Nel [[1060]] [[Genova]] iniziò ufficialmente la lotta con [[Pisa]], cosa che sarà la sua attività primaria per circa due secoli, assieme alle varie [[crociate]] e alla fondazione delle colonie. La scintilla del conflitto avvenne per il possesso della [[Corsica]], più tardi anche della [[Sardegna]].
 
==Il Consolato: nasce la Repubblica vera e propria==
La fondazione della Compagna Communis, cioè del comune, sancì l'inizio della Repubblica vera e propria; essa fu retta da un numero variabile di Consoli, eletti da un Parlamento composto da tutti i cittadini maschi tra 16 e 70 anni, veri cittadini soldato in caso di guerra che dovevano provvedere al loro equipaggiamento tranne per le imprese in terre lontane, come le [[Crociate]], o in mare aperto: essi si riunivano nella [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]] per esercitare il voto. Il vincitore entrava in carica il 2 febbraio.