Monte Musinè: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Croce del Monte Musinè.jpg|thumb|left|160px|La colossale croce in cemento posta sulla spianata sommitale del Musiné]]In epoca romana l'inserimento della zona tra Torinese e [[Valle di Susa]] nella sfera di influenza di Roma (avvenuto in età augustea, negli ultimi anni del I secolo a.C.) è ben rappresentato ai piedi del Musiné da due edifici: una ''villa rustica'' a Caselette in zona Pian e una grande ''villa'' residenziale ad Almese presso le Grange di Rivera<ref>E. Lanza, G. Monzeglio, ''I Romani in valle di Susa'', S. Ambrogio 2001, pp. 71-76 e 92-97; D. Vota, ''Duemila anni fa in Valle di Susa. Il tempo dei Cozii'', Borgone 2010, pp. 190-195 e 207-210, con bibliografia di riferimento</ref>.
 
Almeno da età medievale (ma forse già da epoca romana) il Musiné ha rappresentato per le comunità insediate ai suoi piedi un "territorio di usi comuni" quale {{cn|segnalato dal suo stesso nome}}: preziosa riserva di legname, terreno da pascolo, luogo di raccolta di frutti selvatici, erba e fogliame; il tutto non come proprietà privata ma come terra comune. Per secoli il taglio periodico di lotti di bosco ceduo sul Musiné è statastato un'importante fonte di entrata nel bilancio del comune di Caselette e per secoli il pascolo e la raccolta di erba e foglie fu un diritto di uso civico che la comunità cercò sempre di tutelare. Dalla montagna poi, sempre in ambito caselettese, si raccoglievano le acque delle fontane, che erano incanalate ad alimentare il paese. E la montagna offriva anche qualche risorsa mineraria: la presenza di magnesite era già evidente nell'antichità (usata, ad esempio, nella ''villa rustica'' di età romana come materiale per pavimenti), ma dopo la metà dell'Ottocento si avviò un suo utilizzo industriale: dal 1875 fino agli anni della seconda guerra mondiale le cave di magnesite alimentarono l'unica attività industriale allora esistente in [[Caselette]]<ref>D. Vota, ''La comunità civica nell'Ottocento'', in ''Caselette. Uomini e ambienti'' cit., pp. 374-380</ref>.
 
Non stupisce allora se una montagna così legata in modo essenziale alla sopravvivenza della comunità abbia anche visto sorgere su di essa dei segni spirituali, in cui la gente si riconosceva ed esprimeva fede e valori: dal santuario di S. Abaco (sorto a metà [[XVI secolo|'500]], spazio di aggregazione socio-religiosa assai frequentato e sentito)<ref>AA. VV., ''Mario, Marta, Audiface e Abaco martiri, venerati nel santuario di Caselette'', Alpignano 1993</ref> alla Croce monumentale costruita nel [[1901]]<ref>D. Vota, ''Il segno sul monte'', Borgone 2001</ref>, il Musiné è anche un "luogo dello spirito".
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== Accesso alla vetta ==
L'ascensione del Musinè è prettamente un itinerario del tipo [[escursionismo|escursionistico]]. Il sentiero principale segue tutto il crinale sud-est che parte dal campo sportivo di [[Caselette]]. Prima raggiunge il santuario di San'Abaco, dove lungo il sentiero vi sono delle cappellette che funzionano da stazioni della via crucis, poi si inerpica dietro al santuario dove in circa 1 ora si può raggiungere la vetta con un buon panorama a 360° nelle belle giornate. In tutto, l'escursione, dura circa 1:45/2:00 ore.
Essendo il versante esposto al sole, il periodo più indicato per effettuare la salita và da metà ottobre a circa metà maggio, in quanto {{cn|il territorio, nei mesi più caldi, è infestato da vipere.}}
 
== Alpinismo e sci ==
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Il Musinè si trova ad una quota che di solito non consente di sciare; è però interessante ricordare che all’inizio degli [[Anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo|Novecento]] sul versante orientale della montagna fu costruito il ''Villaggio Primavalle'', un centro turistico-sportivo dove si potevano praticare in ogni stagione lo sci da discesa e lo sci di fondo su piste in materiale sintetico.
Dopo il successivo l'abbandono dell'area vari progetti di ''valorizzazione'' più o meno rispettosi dell'ambiente naturale si sono succeduti nel tempo per essere poi accantonati sia a causa di difficoltà a reperire i finanziamenti sia perché divenuti incompatibili con l'istituzione del [[Sito di Interesse Comunitario|SIC]].<ref>''Cronistoria dell’area ex Centro Sportivo Musinè'', 28 novembre 2009, articolo sul sito [http://www.amministrareinsieme.it/category/territorio/primavalle/ www.amministrareinsieme.it], consultato nell'agosto 2010</ref>
 
== Leggende e curiosità ==
Da sempre il Monte Musinè è al centro di miti locali e non di ogni tipo, ed è noto per questo agli amanti del mistero<ref>[http://www.cicap.org/piemonte/cicap.php?section=articoli&tipo=articolo&tema=ufo&nome=4_base_aliena CICAP Piemonte<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.rupestre.net/archiv/ar8.htm ARchivio Online<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Le leggende hanno vari riferimenti, sia la stregoneria sia la vita extraterrestre (dalla montagna di notte sono ben visibili varie costellazioni). Inoltre {{cn|secondo alcune opinioni}} nei dintorni apparvero a Costantino la croce fiammeggiante e la scritta "In Hoc Signo Vinces", segni che convinsero l’imperatore a convertirsi al Cristianesimo. Difatti, i cosiddetti "Campi Taurinati", di cui parlano le cronache dell’epoca, sembrerebbero coincidere con la zona pianeggiante di Grugliasco e Rivoli che separa Torino proprio dal massiccio del Musinè.
Altra curiosità è l'effigie apparsa sul monte nel [[1973]] con scritteriportante tali parole: "Qui è l'Una Antenna dei Sette Punti Elettrodinamici, che dal proprio nucleo incandescente vivo la Terra tutta respira emette vita. Qui operano le Astrali Entità che furono: [[Hatshepsut|Hatsheptut]], [[Akhenaton|Echnaton]], [[Gesù il Cristo]], [[Abramo]], [[Confucio]], [[Maometto]], [[Buddha]], [[Ghandi]], [[Martin Luther King]], [[Francesco d'Assisi]], e anche Tu, se vuoi, alla fratellanza costruttiva tra tutti i Popoli. Pensaci intensamente, 3 minuti: Pensiero è Costruzione".<ref>''Il Monte Musinè: un enigma irrisolto'', testo di Stefano Panizza on-line su [http://www.cerchinelgrano.info/monte_musine.htm www.cerchinelgrano.info] (consultato nell'aprile 2011)</ref><br />
Recentemente sul Monte Musiné è stata apposta da ignoti una scritta contro la costruzione della [[Progetto di ferrovia Torino-Lione|nuova linea ferroviaria]] Torino-Lione<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/972163/Tav-Giovane-Italia-festeggia-1-aprile-modificando-scritte-No-tav-su-monte-Musine.html Tav: Giovane Italia festeggia 1 aprile modificando scritte No tav su monte Musine - - Libero Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.