Strychnos: differenze tra le versioni

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''Strychnos nux-vomica'' e altre specie sono usate per scopi medicinali in [[erboristeria]], in [[omeopatia]] e anche per applicazioni particolari nella [[medicina]] moderna.
 
L'estratto di alcune specie è stato utilizzato proprio per la sua [[velenotossicità]]sità, per preparare frecce avvelenate presso i popoli primitivi o esche avvelenate per topi presso i popoli più evoluti, fino a tempi recenti. Importanti furono gli studi sugli alcaloidi di ''Strychnos'' eseguiti per un trentennio nell'[[Istituto Superiore di Sanità]] di [[Roma]] che portarono fra l'altro alla scoperta degli effetti miorilassanti, utilizzati soprattutto in [[chirurgia]] addominale e toracica<ref>[[Daniel Bovet]], Filomena Bovet-Nitti, [[Giovanni Battista Marini Bettolo Marconi|G. B. Marini-Bettolo]] (editors), ''Curare and curare-like agents'', Amsterdam [etc.]: Elsevier, 1959</ref, e che fecero ottenere a [[Daniel Bovet|Bovet]] il [[Premio Nobel per la medicina]] nel [[1957]]<ref>[http://nobelprize.org/medicine/laureates/1957/bovet-bio.html Nobel Lectures]</ref>.
 
Alcune specie (in particolare ''S. Gerrardi'', ''S. innocua'', ''S. madagascariensis'', ''S. potatorum'') hanno limitata applicazione nell'[[alimentazione (nutrizione)|alimentazione]] locale, in India e in Africa. In alcuni casi, i frutti vengono cotti prima del consumo.