Eraclea Minoa: differenze tra le versioni

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Riporta Cicerone che
{{quote|Qui Verre non solo prese denaro, come negli altri luoghi, ma anche mescolò categorie e numero di cittadini vecchi e nuovi.|Marco Tullio Cicerone, ''In Verrem'', II, 2,125. Traduzione di Laura Fiocchi e Nino Marinone|Ibi non solum iste ut apud ceteros pecuniam accepit, sed etiam genera veterum ac novorum numerumque permiscuit.|lingua=la}}
 
Narra lo stesso Cicerone il suo arrivo notturno a Eraclea:
{{quote|Se Lucio Metello lo avesse consentito, o giudici, erano pronte a presentarsi qui le madri e le sorelle di quegli infelici. Una di queste, mentre io mi stavo avvicinando a Eraclea, mi venne incontro con tutte le donne sposate di quella città alla luce di molte fiaccole, e rivolgendosi a me con l'appellativo di salvatore, chiamando te suo carnefice, invocando fra le lacrime il nome del figlio, l'infelice si prostrò ai miei piedi, quasi che io potessi risuscitare suo figlio dai morti.|Marco Tullio Cicerone, ''In Verrem'', II, 5,129. Traduzione di Laura Fiocchi e Dionigi Vottero|Si per L. Metellum licitum esset, iudices, matres illorum miserorum sororesque veniebant. Quarum una, cum ego ad Heracleam noctu accederem, cum omnibus matronis eius civitatis et cum multis facibus mihi obviam venit, et ita me suam salutem appellans, te suum carnificem nominans, fili nomen implorans, mihi ad pedes misera iacuit quasi ego eius excitare ab inferis filium possem.|lingua=la}}
 
== Area archeologica ==