Eraclea Minoa: differenze tra le versioni

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La città viene riportata nelle ''[[Verrine]]'' di Cicerone tra le ''civitates decumanae'' della [[Sicilia romana]]<ref>Cicerone, ''In Verrem'', II, 3,103.</ref>. Nel [[131 a.C.]] il pretore [[Publio Rupilio]] vi [[Deduzione (storia romana)|dedusse una colonia]]<ref>Cicerone, ''In Verrem'', II, 2,125.</ref>, da cui si suppone che la città si spopolò quasi del tutto durante la [[prima guerra servile]].
 
Riporta Cicerone che anche Eraclea fu oggetto delle vessazioni di [[Verre]]:
{{quote|Qui Verre non solo prese denaro, come negli altri luoghi, ma anche mescolò categorie e numero di cittadini vecchi e nuovi.|Marco Tullio Cicerone, ''In Verrem'', II, 2,125. Traduzione di Laura Fiocchi e Nino Marinone|Ibi non solum iste ut apud ceteros pecuniam accepit, sed etiam genera veterum ac novorum numerumque permiscuit.|lingua=la}}