Eraclio I: differenze tra le versioni

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Durante il regno di Foca e il primo decennio di quello di Eraclio, l'impero si era sgretolato, perdendo il controllo di [[Egitto]], [[Siria]], [[Armenia]] e [[Palestina]] in favore dei persiani e gran parte dei [[Balcani]] in favore degli [[Avari]]. I persiani di Re [[Khosrau II di Persia|Khosrau II]] presero [[Damasco]] nel 613, e [[Gerusalemme]] nel 614, quando distrussero la [[Chiesa del Santo Sepolcro]] e catturarono la Croce Santa. Per due volte la città di Costantinoopoli finì sotto assedio, in un caso con persiani e avari che operavano di concerto.
 
Eraclio rispose a questa situazione disperata scendendo in campo di persona nel [[621]]. Fiducioso che Costantinopoli fosse ben difesa, marciò attraverso l'[[Asia Minore]] e invase la [[Persia]]. Lungo la strada, acquisì l'assistenza di truppe [[Kazare]] e Turche. Nella [[Battaglia di Ninive (627)|Battaglia di Ninive]] del 627, le forze congiunte Khazaro-Bizantine, sconfissero le truppe persiane di Khosrau. Quando Khosrau continuò a rifiutarsi di fare pace, Eraclio proseguì la sua campagna, prendendo la capitale persiana di [[CtesifoneCtesifonte]]. Khosrau venne deposto, ed il suo successore fecesiglò una pace con Eraclio restituendo tutti i territori strappati all'impero. La [[dinastia Sassanide]] persiana, comunque, non si riprese mai più da questa guerra, e presto passò alla storia.
 
Eraclio prese per se l'antico titolo persiano di "Re dei Re", scartando il tradizionale titolo imperiale romano di "Augusto". Successivamente si fece appellare come ''[[Aristocrazia e burocrazia bizantina|Basileo]]'', il perminetermine greco per "Imperatore", ed il titolo venne usato dagli imperatori romani d'oriente per i successivi 800 anni. Eraclio cessò anche l'uso del [[lingua latina|latino]] come lingua ufficiale dell'impero, sostituendolo con il [[lingua greca|greco]]. Anche se l'impero si fece chiamare "Romano" per il resto della sua storia, da Eraclio in poi fu in realtà un impero ellenico da Eraclio in poi.
 
Nel [[630]], Eraclio raggiunse il vertice del suo potere, quando marciò trionfalmente in Gerusalemme e riportò la Santa Croce nella Chiesa del Santo Sepolcro. Ma sfortunatamente per la sua nazione logorata dalla guerra, e senza che luiegli all'epocane loavesse sapessecoscienza, [[Maometto]] era di recente riuscito ad unificare tutte le tribù nomadi della [[Penisola araba]]. Gli Arabi, che erano stati troppo divisi in passato per rappresentare una minaccia militare, ora formavano uno degli stati più potenti della regione, ed erano animati dalla loro recente conversione alla religione di Maometto: l'[[Islam]].
 
Eraclio si ammalò poco dopo il suo trionfo e non scese più in battaglia. Quando gli arabi musulmani invasero Siria e Palestina nel [[634]], non fu in grado di opporglisi personalmente, e i suoi generali lo abbandonarono. La [[Battaglia di Yarmuk]] del [[636]] risultò in una cocente sconfitta per la più numerosa armata romana, e nel giro di tre anni, Siria e Palestina vennero perse di nuovo. Per ilAl momento della morte di Eraclio anche gran parte dell'Egitto era caduta in mano araba, come avvenne ad esempio per Alessadria, conquistata nel 640.
 
Anche se la sua sconfitta dei persiani non produsse benefici duraturi all'impero, Eraclio figura tra i più grandi imperatori bizantrinibizantini. Le sue riforme del governo ridussero la corruzione che aveva preso piede neldurante disastroso regno di Foca, ede inoltre egli riorganizzò inoltre l'esercito con grande successo. Alla fine, l'esercito imperiale riformato fermò i musulmani in Asia Minore e tenne Cartagine per altri 60 anni, preservando un nucleo dal quale la forza dell'impero poteva essere ricostruita.
 
Il recupero delle aree orientali dell'Impero dai persiani, sollevò ancora una volta il problema dell'unità religiosa, che si incentrava sulla comprensione della vera natura di [[Cristo]] (si veda [[MonofisitismoMonofisismo]]).
 
==Collegamenti esterni==