Palazzo Capponi alle Rovinate: differenze tra le versioni

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Il '''palazzo Capponi alle Rovinate''' (o ''delle Rovinate'' Rovinate) o '''palazzo Capponi-da Uzzano''') si trova in via dei Bardi 36 a [[Firenze]], con un accesso anche su Lungarno Torrigiani 25.
 
==Storia e descrizione==
Fu costruito forsea partire dal [[1406]] per [[Niccolò da Uzzano]], forse su disegno di [[Lorenzo di Bicci]] ([[vasari]]), benchée studiterminato verso il [[1426]]. Studi recenti abbianoipotizzano ipotizzatoanche lal'intervento manodel digiovane [[Filippo Brunelleschi]], sulla nellabase primadi metàconsonanze delcon Quattrocento[[Palazzo eBusini-Bardi]] terminato verso ilin [[1426via de' Bardi]] (1430 circa), peropera contoanche questa tuttavia di [[Niccolòattribuzione danon Uzzano]]sicura. InDopo seguitola allamorte suadel morte,Da avvenuta nelUzzano ([[1433]]) e a quella di suo fratello Agnolo due anni(1435), dopo il palazzo divenne proprietà di un ramo della famiglia [[Capponi]] che si chiamò ''"delle Rovinate''" proprio perché il palazzo era prospiciente alla ''Costa dei Magnoli'', chiamata ''anche Poggio delle rovinate''Rovinate per i continui crolli delle case ivi costruite a causa dellefrequenti franesmottamenti del collecrinale sovrastantecollinare.
 
La facciata sul lungarno venne invece realizzata da [[Giuseppe Poggi]] tra il [[1872]] e il [[1878]], in stile [[neorinascimentale]], quando venne realizzata la strada lungo il fiume.
All'esterno mostra ancora i caratteri dell'architettura tardogotica, con un severo [[bugnato]] fino al primo piano e file irregolari di [[monofore]] (oggi in parte tamponate e sostituite da aperture rettangolari) e finestrelle ai piani superiori. Non mancano però alcuni elementi innovativi che prenderanno il campo nel periodo rinascimentale, come la pianta regolare, più o meno quadrata, sviluppata attorno a un cortile centrale. Quest'ultimo viene ritenuto il primo cortile rinascimentale conosciuto, con graffiti in parte risalenti agli anni Cinquanta del secolo XV e portici su ogni lato; i pilastri ottagonali hanno una forma fortemente slanciata, con i capitelli decorati da foglie stilizzate (assai ridotte di numero e molto geometrizzate), sui quali poggiano le [[volte a crociera]]: gli elementi sono medievali, ma l'armonia dell'insieme esprime già in embrione la sensibilità rinascimentale.
 
Inoltre la facciata si sviluppa insolitamente in maniera orizzontale, a differenza delle tipiche ''case-torri'' o dei ''palagi'' trecenteschi.
 
===Descrizione==
[[Immagine:Palazzo capponi delle rovinate.JPG|thumb|250px|left|La facciata ottocentesca sul lungarno Torrigiani]]
All'esterno, su via de' Bardi, mostra ancora i caratteri dell'architettura tardogotica, con un severo [[bugnato]] fino al primo piano e file irregolari di [[monofore]] (oggi in parte tamponate e sostituite da aperture rettangolari) e finestrelle ai piani superiori.
Nell'ingresso su via de' Bardi resta ancora un antico affresco, forse di Lorenzo di Bicci stesso, che mostra due figure alate che sorreggono lo stemma da Uzzano; lo stemma dei Capponi campeggia invece sulla facciata. All'interno ai piedi dello scalone c'è un leone in [[porfido]] di "antico scultore", opera romana del secondo secolo d.C. La facciata posteriore, il cui ingresso è sito al 25 di [[Lungarno Torrigiani]], è opera ottocentesca di [[Giuseppe Poggi]].
 
All'esterno mostra ancora i caratteri dell'architettura tardogotica, con un severo [[bugnato]] fino al primo piano e file irregolari di [[monofore]] (oggi in parte tamponate e sostituite da aperture rettangolari) e finestrelle ai piani superiori. Non mancano però alcuni elementi innovativi che prenderanno il campo nel periodo rinascimentale, come la pianta regolare, più o meno quadrata, sviluppata attorno a un cortile centrale. Quest'ultimo viene ritenuto il primo cortile rinascimentale conosciuto, con graffiti in parte risalenti agli anni Cinquanta del secolo XV e portici su ogni lato, oggi tamponati su due lati e chiusi da una loggia sul terzo nel XVIII secolo; i pilastri ottagonali hanno una forma fortemente slanciata, con i capitelli decorati da foglie stilizzate (assai ridotte di numero e molto geometrizzate), sui quali poggiano le [[volte a crociera]]: gli elementi sono medievali, ma l'armonia dell'insieme esprime già in embrione la sensibilità rinascimentale.
 
Inoltre la facciata si sviluppa insolitamente in maniera orizzontale, a differenza delle tipiche ''case-torri'' o dei ''palagi'' trecenteschi.
 
Nell'ingresso su via de' Bardi resta ancora un antico affresco, forse di Lorenzo di Bicci stesso, che mostra due figure alate che sorreggono lo stemma da Uzzano; lol'affresco del ritratto di Niccolò da Uzzano risale ainvece al [[1703]] e si ispira al [[busto di Niccolò da Uzzano]] di [[Donatello]]. Lo stemma dei Capponi campeggia invece sulla facciata. All'interno ai piedi dello scalone c'è un leone in [[porfido]] rosso di "antico scultore", opera romana del secondoII secolo d.C. La facciata posteriore,: il cuisuo ingressopendant è sitooggi al 25 di [[LungarnoMetropolitan TorrigianiMuseum]], è opera ottocentesca di [[GiuseppeNew PoggiYork]].
 
All'interno dell'appartamento al primo piano, arredato con sobria eleganza e raffinatezza, è conservata una piccola cappella rifatta nel Settecento, che reca ancora la decorazione cinquecentesca: sull'altare è infatti unala pregevole tavola del [[Pontormo]] con la ''Madonna col Bambino'', probabilmente arrivata dalla [[Cappella Capponi]] in [[Santa Felicita (Firenze)|Santa Felicita]], come anche la vetrata originale con la ''Deposizione dalla Croce'' ed il ''Trasporto al Sepolcro'', eseguita nel [[1526]] da [[Guillaume de Marcillat]] (in Santa Felicita si trova oggi una copia fedele).
 
Nel palazzo si conserva anche il modello in [[terracotta]] del [[paliotto]] in bronzo che lo scultore [[Pietro Tacca]] modellò per la [[chiesa dei Santi Stefano e Cecilia]].