Invasioni britanniche del Río de la Plata: differenze tra le versioni

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In realtà già nell'ottobre 1804 il [[creolo]] [[Francisco de Miranda]] aveva proposto ai governanti britannici, in accordo con l'audace ammiraglio [[Home Riggs Popham]], di attaccare [[Caracas]], [[Valparaiso]] e [[Buenos Aires]] per suscitare un moto independentistico dei coloni, mentre l'autorevole politico ''whig'' [[William Wyndham Grenville, I barone Grenville|Lord Grenville]] propose addirittura di attaccare il [[Messico]] contemporaneamente dall'[[Oceano Atlantico]] e dall'[[Oceano Pacifico]], dove sarebbe stato sbarcato ad [[Acapulco]] una corpo di spedizione organizzato in [[India]] e diretto prima sulle [[Filippine]] per attaccare anche [[Manila]]<ref name="GL"/>.
 
In realtà questi grandiosi progetti vennero presto messi da parte dal primo ministro britannico [[William Pitt il giovane|William Pitt]] che era invece impegnato soprattutto a costiture una [[terza coalizione]] in [[Europa]] per sconfiggere Napoleone e distruggere il sistema di predominio francese sul continente. Egli quindi si limitò ad inviare Miranda negli [[Stati Uniti]] con un progetto di attacco alla [[Florida]] che venne tuttavia respinto dal presidente statunitense [[Thomas Jefferson]]. Miranda potèpoté solo organizzare un piccolo sbarco in [[Venezuela]] che, dopo una serie di vicende, terminò con un fallimento nel febbraio [[1806]]<ref name="GL"/>.
 
Gli avvenimenti ebbero una svolta imprevista e clamorosa per l'iniziativa personale di alcuni capi britannici che, senza preventive pianificazioni a [[Londra]], organizzarono una prima spedizione britannica nell'America meridionale. Nel gennaio 1806, sempre nel quadro delle operazioni britanniche dirette ad attaccare e occupare le colonie delle nazioni europee alleate o satelliti della Francia, l'ammiraglio Popham aveva trasportato alla [[Colonia del Capo]] un corpo di spedizione guidato dai generali [[David Baird]] e [[William Carr Beresford]] che riuscì a impadronirsi del possedimento olandese costringendo il governatore [[Jan Willem Janssens]] alla capitolazione<ref>G.Lefebvre, ''Napoleone'', p. 366.</ref>.