Ciguatera: differenze tra le versioni

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Curiosamente le varie specie ittiche possono essere tossiche in una zona e totalmente innocue in aree vicinissime dove la ciguatera è causata da altri pesci del tutto commestibili altrove.
 
L'[[epidemiologia]] della ciguatera inoltre mostra un andamento fortemente ritmico, sia stagionalmente che in un ciclo pluriennale. Tipicamente in un'area fino allora esente dall'intossicazione iniziano a verificarsi pochi casi di ciguatera, dapprima legati a solo poche specie che tendono ad aumentare fino, dopo qualche anno, a coprire l'intera ittiofauna della regione. Dopo un periodo (che può durare anche anni) di tossicità generalizzata, le specie tossiche ed i casi di avvelenamento iniziano a diminuire finché non si riducono a pochissimi pesci o scompaiono del tutto. Studi tesi a mostrare una correlazione tra la ciguatera e fattori ambientali e biologici marini non hanno portato ad alcun risultato.
 
Non esiste alcun test per verificare la presenza della tossina nel pesce, se non la somministrazione ad animali.
<ref>Ghiretti e Cariello, ''Gli Animali Marini Velenosi e le loro Tossine'', Piccin, 1984, ISBN 978-88-299-0271-2</ref>.
 
==Sintomatologia==