Velleio Patercolo: differenze tra le versioni

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Dopo un periodo di servizio in [[Tracia]] come ''tribunus militum'' negli anni successivi all'anno [[1]]. Dal [[4]] al [[6]] anche Velleio Patercolo fu ''magister equitum'' di Tiberio. Nel [[7]], per rimanere con il suo comandante -come egli stesso racconta- rinunciò persino a diventare governatore di una [[provincia romana]], di cui non ci è stato tramandato il nome. Inviato in [[Pannonia]] come ''legatus Augusti'', alla guida di rinforzi a Tiberio, impegnato a sedare la rivolta, rimase con lui fino al [[12]]. Fu eletto [[questore (storia romana)|questore]], poi [[pretore (storia romana)|pretore]], e infine innalzato a senatore. Ebbe anche la carica di [[tribuno della plebe]].
 
Nel [[14]], assieme al fratello Magio Celere Velleiano ''legatus'' al seguito di Tiberio nella guerra in [[Dalmazia]], partecipò al trionfo di Tiberio per le vittorie sui [[Pannoni]] e sui [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmati]].
Dall'anno 14, quando Tiberio lo nomina pretore, al [[30]] non si hanno più notizie di Velleio Patercolo.