Giuseppe Bottai: differenze tra le versioni

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Nel [[1938]] è tra i firmatari del ''[[Manifesto della razza]]'', prodromo alla promulgazione delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] dello stesso anno. Nel ''Diario di Ciano'' del [[5 ottobre]] [[1938]] si legge: «Gran Consiglio. Problema degli ebrei. Parlano in favore Balbo, De Bono e Federzoni. Gli altri, contro. Soprattutto Bottai che mi sorprende per la sua intransigenza. Si oppone a qualsiasi attenuazione dei provvedimenti.» Come ministro dell'Educazione Nazionale, infatti, Bottai sancisce, nell'autunno del [[1938]], la puntuale applicazione nella scuola italiana delle leggi razziali, con la conseguente espulsione degli studenti e dei professori ebrei.
Nel 1939 ha promulgato le leggi 1089 e 1497 che regolavano la tutela dei beni culturali, delle opere d'arte e la tutela del paesaggio.
 
=== Africa orientale ===
 
Nel 1935 è volontario in africa orientale con la divisione SILA.
 
===Posizione ideologica===