In commendam: differenze tra le versioni

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'''''In commendam''''' (alla lettera: "in affidamento") è un'[[locuzioni latine|espressione latina]] per indicare essenzialmente l'affidamento temporaneo dei redditi di un'abbazia ad un [[abate]] "commendatario", che poteva essere un ecclesiastico (che in tal caso aveva giurisdizione, senza però poter esercitare alcuna autorità sulla disciplina monastica interna) od anche un laico.
 
L'espressione proviene dalla prima parola della formula stessa di affidamento. Ad esempio, in un'epistola scritta da [[Sant'Ambrogio]], l'[[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] affidò come segue i redditi di un'abbazia: «''Commendo tibi, fili, Ecclesiam quae est ad [[Forum Cornelii]]... donec ei ordinetur episcopus''» ("Ti affido, figlio mio, la chiesa che è a Forum Cornelii... fino all'ordinazione del nuovo vescovo").
 
In pratica, soprattutto in età Altomedievale, l'«affidamento» era il modo di concedere a vescovi, che risultavano cacciati dalla loro sede episcopale a causa di invasioni o di guerre, di mantenere il proprio tenore di vita senza tuttavia dover abbracciare lo stato monastico. In seguito l'istituto degenerò.