Papa Stefano II: differenze tra le versioni

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Stefano fu eletto subito dopo la morte dell'[[Papa Stefano (eletto)|omonimo predecessore]] che regnò solo quattro giorni.
 
I [[Longobardi]] avevano conquistato [[Ravenna]], capitale dell'[[esarcato]] dell'[[Impero Bizantino]] nel [[751]], e cominciarono a fare pressione su [[Roma]]. Le relazioni erano molto tese alla metà dell'[[VIII secolo]], tra il [[papato]] e gli [[Imperatori Bizantini]] della [[Dinastia Isauriana]], l'Impero Bizantino stesso era anche alle prese con gli arabi; nessun aiuto arrivò quindi da [[Costantinopoli]]. Nel [[754]] Stefano si rivolse quindi a [[Pipino il Breve]], [[Maggiordomo di Palazzo]] del Regno dei [[Franchi]]. Gli inviò una [[lettera]], redatta a suo dire da [[San Pietro]] e scritta perciò in prima persona, in cui c’era la richiesta di muovere guerra alla popolazione dei [[Longobardi]]. Nella lettera, oltre a San Pietro, che si rivolgeva alla popolazione dei Franchi chiamandoli figli adottivi e al popolo romano chiamandolo loro confratello, trovano spazio anche commenti della [[Maria (madre di Gesù)|madre di Gesù]] e di vari [[Santo|santi]], sante, [[Angelo|angeli]], [[Martire|martiri]]. San Pietro, scrisse Papa Stefano II, affermò nella lettera che la pena per il popolo dei Franchi, se non avessero liberato [[Roma]] dai Longobardi, sarebbe stato l’[[inferno]]. È un esempio, secondo [[Louis Mayeul Chaudon]] e Gioacchino Maria Olivier-Poli, di come la religione sia stata sfruttata per il rafforzamento del [[potere temporale]]<ref>{{cita libro|autore= [[Louis Mayeul Chaudon]], Gioacchino Maria Olivier-Poli|titolo= Nuovo dizionario istorico pagina 410|editore= M. Morelli, 1794|lingua= it}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Paolo Delogu|titolo= Enciclopedia dei Papi (2000)|editore= Treccani|lingua= it|citazione= Per persuadere meglio i Franchi, una delle lettere venne scritta in nome dello stesso apostolo Pietro, che rivolgendosi ai re, ai grandi ed al popolo franco, come a suoi figli adottivi, chiedeva loro di liberare il confratello popolo romano|url= http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-ii_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/}}</ref>. Pipino colse l'opportunità di porre a Stefano una domanda: "Chi deve essere re dei Franchi: colui che ne porta il titolo o colui che ne ha il potere?", Stefano concordò che chi deteneva il potere doveva essere re dei Franchi. Pipino depose [[Childerico III]] e i Franchi lo scelsero come Re.
 
Pipino invase l'[[Italia]] due volte per risolvere il problema posto dai Longobardi, e consegnò il territorio tra Roma e Ravenna al papato, ma lasciò i re Longobardi in possesso del loro regno.