Veit Harlan: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Non è affatto pov: è finito a Norimberga per quel film!
Riga 22:
Dopo aver studiato sotto la guida di [[Max Reinhardt]], fa la sua prima apparizione sulle scene nel [[1915]] e, dopo la [[prima guerra mondiale]], è attivo sulla scena berlinese. Nel [[1922]] sposa l'attrice e cantante di [[cabaret (spettacolo)|cabaret]] ebrea [[Dora Gerson]]; la coppia però divorzia nel [[1924]]. La Gerson in seguito morirà ad [[Auschwitz]] insieme alla propria famiglia. Nel [[1929]] sposa l'attrice austriaca [[Hilde Koerber]], con la quale ha tre figli - tra cui [[Thomas Harlan|Thomas]] - prima di divorziare nuovamente per motivi politici correlati all'influenza che ha su di lui il [[nazionalsocialismo]]. Alla fine si sposa per la terza volta con l'attrice [[Kristina Söderbaum]], per la quale scrive numerosi ruoli, contribuendo ad aumentare la sua popolarità.
 
Nel corso degli [[anni 1930|anni trenta]] Harlan realizza diversi film [[antisemitismo|antisemiti]]. Nel [[1937]] [[Joseph Goebbels]] lo sceglie come uno dei suoi registi di film di propaganda preferiti. Il suo film più tristemente noto è ''[[Suss l'ebreo]]'', realizzato a scopi propagandistici tra Germania e [[Austria]]. Nel [[1943]] riceve i premi più importanti assegnati dalla [[Universum Film]]. Karsten Witte, un critico cinematografico, trova un soprannome azzeccato persoprannomina Harlan, chiamandolo il "''fascista barocco''". Harlan realizza i più fragorosi, colorati e costosi film della storia del Terzo Reich<ref>"Karsten Witte provided a fitting appellation for the denigrated filmakker: the baroque fascist. Harlan, said Witte, created the loudest, most colorful, most expensive films in the Third Reich as well as Jew Süss, the era's most offensive feature.", Eric Rentschler ''The Ministry of Illusion'', p. 167.</ref>.
 
Al termine della guerra Harlan viene accusato di aver fatto parte attiva del movimento antisemita e di collaborazione con i nazisti, riesce però a difendersi dalle accuse sostenendo che i suoi superiori avevano pesantemente interferito nel suo lavoro e finisce assolto.