Papa Celestino V: differenze tra le versioni

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A seguito del [[terremoto dell'Aquila del 2009]], il crollo della volta della basilica ha provocato il seppellimento della teca con le spoglie, recuperate poi dai [[Vigili del Fuoco]], dalla [[Protezione Civile]] e con la collaborazione della [[Guardia di Finanza]].<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-04-09_109349165.html|titolo=Sotto macerie teca con Celestino V|pubblicazione=ANSA|giorno=09|mese=04|anno=2009|accesso=09-04-2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_09/reliquia_celestino_v_recuperata_05c4fcfe-2521-11de-a682-00144f02aabc.shtml|titolo=Recuperate spoglie di Celestino V|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=09|mese=04|anno=2009|accesso=09-04-2009}}</ref>
 
Ci sono state molte opinioni su Celestino V .... non le so!
== Considerazioni controverse ==
Controversi sono i pareri sulle dimissioni di Celestino V.
 
Se si dà credito ad un'interpretazione molto popolare, ma contestata dai critici moderni e contemporanei, [[Dante Alighieri]] è quello che, forse, si espresse nella maniera più critica nei suoi confronti. Dante Alighieri avrebbe contestato a Celestino V di aver provocato, abbandonando il pontificato, l'ascesa al soglio di Bonifacio VIII, del quale egli, in quanto [[guelfo bianco]], disapprovava profondamente le ingerenze in campo politico. Secondo questa ipotesi, infatti, sarebbe proprio Celestino V il personaggio nel [[Inferno - Canto terzo|III Canto dell<nowiki>'</nowiki>''Inferno'']] di cui si dice che:
 
{{q|''Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,''<br />
''vidi e conobbi l'ombra di colui''<br />
''[[che fece per viltade il gran rifiuto]].''|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]]: [[Inferno - Canto terzo|Inf. III, 58/60]]}}
 
{{vedi anche|Che fece per viltade il gran rifiuto}}
Occorre però precisare che Dante applica il concetto di viltà a personaggi tanto diversi da Celestino (ad es. [[Esaù]] e [[Ponzio Pilato]]) e i versi sono soggetti a diverse interpretazioni.
 
[[Francesco Petrarca]] invece diede di questo gesto un'interpretazione diametralmente opposta, ritenendo che si dovesse considerare «...il suo operato come quello di uno spirito altissimo e libero, che non conosceva imposizioni, di uno spirito veramente divino».<ref>Citato in: Claudio Rendina, ''I papi'', Ed. Newton Compton, Roma, 1990, p. 505.</ref>
 
Ancora oggi, la {{chiarire|storiografia|chi?}} fornisce pareri controversi sul gesto di Celestino V.
 
=== Celestino V in letteratura ===
La figura di Celestino V è stata trattata da:
* due suoi discepoli, che hanno scritto la sua biografia, la più antica ed accurata, nota come ''Vita C'';
* [[Jacopone da Todi]], che al momento dell'elezione, gli dedicò una nota ''lauda'', in cui si domandava cosa avrebbe fatto il nuovo papa e se fosse stato all'altezza del compito e che inizia così:
{{quote|Que farai, Pier da Morrone?<br />
Èi venuto al paragone.<br />
Vederimo êl lavorato<br />
che en cell'ài contemplato.<br />
S'el mondo de te è 'ngannato,<br />
séquita maledezzone.}}
 
* Vincenzo Spinelli, che fu abate e procuratore generale dell'ordine, scrisse la ''Vita di S. Pietro del Morrone Papa detto Celestino V'' nel [[1664]];
* [[Ignazio Silone]], che alla vita di Celestino V ha dedicato il libro: ''[[L'avventura di un povero cristiano]]'';
* L. Ceccarelli e P. Cautilli, che hanno dedicato ai supposti segreti di Celestino V il libro: ''La Rivelazione dell'Aquila'';
* Angelo De Nicola, che alla sua figura ed al suo messaggio di pace, nonché alla Perdonanza, ha dedicato il "romanzo storico virtuale": ''La missione di Celestino''.
 
Il titolo di un famoso romanzo [[new age]] degli [[anni 1990|anni novanta]] che sembra alludere a questo personaggio, ''[[La profezia di Celestino]]'', è frutto in realtà di un errore di traduzione dall'inglese ''The Celestine Prophecy'' (letteralmente "La Profezia Celestiale").
 
== Genealogia episcopale ==