Via de' Macci: differenze tra le versioni

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I Macci erano una ricca famiglia ghibellina che aveva le sue case e [[torre dei Macci|torri]] presso [[via Calzaiuoli]] attorno a [[Orsanmichele]]; confiscati tutti loro beni durante le lotte politiche tra [[guelfi e ghibellini]], essi si ritirarono in questa zona, al tempo tra le più povere del centro di Firenze, dove Caio Macci vi aveva fondato l'[[Ex convento di San Francesco de' Macci|ospedale e convento di San Francesco al Tempio de' Macci]], nel [[1335]], in memoria del padre Francesco. L'ospedale e il convento furono affidati alle [[Monache Clarisse|Clarisse]] e qui vi trovarono asilo le "malmaritate", cioè le vedove, o le donne abbandonate dal marito, o sposate a uomini che non potevano mantenerle, come gli invalidi o i carcerati.
 
Prima di prendere il nome attuale la strada aveva tre diverse intitolazioni: nel tratto fra piazza Sant'Ambrogio e [[via Ghibellina]], si chiamava via dei Pentolini, a causa di un'osteria che aveva per insegna una frasca a cui erano attaccati dei pentolini, usati dall'oste per vendere la [[mostarda]]; tra [[via dell'Agnolo]] e [[via Ghibellina]] si chiamava via Malborghetto, per la presenza delle case misere della popolazione più povera della città; tra [[via Ghibellina]] e [[via San Giuseppe]] infine siebbe chiamavavari nomi: via del Crocifisso, per via di una croce dipinta sul muro di una casa, poi via dei Bucciai (dei conciatori delle pelli, che vi lavoravano e abitavano) e poi divenne, dopo la fondazione dell'ospedale, via del Tempio e infine via San Francesco. Il riferimento al Tempio nel nome dell'antico ospedale è legato a un'istituzione antecedente, probabilmente legata alla [[Chiesa di Santa Maria della Croce al Tempio|prima Compagnia del Tempio]], avente la sua sede principale fuori dalla porta della Giustizia.
 
[[Francesco Bocchi]], nelle ''Bellezze della città di Firenze'', ricordava in testa a questa via un tabernacolo con una ''Deposizione'' di [[Francesco Salviati]], opera di cui non si ha altra traccia. Parimenti sparito è il tabernacolo della ''Madonna col bambino e una mela'', che dà il nome al Canto alla mela.
 
==Edifici==
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==Bibliografia==
*[[Piero Bargellini]], Ennio Guarnieri, ''Le strade di Firenze'', 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978.
*Gian Luigi Maffei, ''La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all’Ottocento'', con scritti originali di Gianfranco Caniggia, appendici documentarie di Valeria Orgera, Venezia, Marsilio, 1990, p. 263.
*Francesco Cesati, ''La grande guida delle strade di Firenze'', Newton Compton Editori, Roma 2003.
*Gian Luigi Maffei, La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all’Ottocento, con scritti originali di Gianfranco Caniggia, appendici documentarie di Valeria Orgera, Venezia, Marsilio, 1990, p. 263.
 
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