Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Palazzo ramirez de Montalto, torretta.JPG|thumb|200px|Il [[torre colombaia|torrino "colombaia"]] dove si riuniva anticamente l'Accademia a [[palazzo Pazzi dell'Accademia Colombaria|palazzo Pazzi]]]]
L’'''Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”''' ha sede a [[Firenze]], nel prestigioso [[Palazzo Pazzi dell'Accademia Colombaria|Palazzo Pazzi]]. Fu fondata a [[Firenze]] nel [[1735]] da [[Giovanni Girolamo de' Pazzi]], studioso che si circondò di persone colte, dedite allo studio dell'[[antichità]], della [[storia]], appassionate di [[filologia]] e anche di [[scienza|scienze]]. Dopo la guerra e la quasi totale distruzione del suo patrimonio l'Accademia si è trasferita e il suo indirizzo attuale è [[via S.Sant'Egidio,]] 23 50122 Firenze, nel palazzo[[complesso delle Oblate]].
 
==Storia==
Le riunioni, avviate informalmente già dal [[1729]], si tenevano inizialmente presso un libraio in [[via del Corso (Firenze)|via del Corso]]; quando questi chiuse i battenti, Giovanni Girolamo de' Pazzi offrì il suo palazzo di [[Borgo Albizi]], che da allora venne indicato come [[palazzo Pazzi dell'Accademia Colombaria]], per distinguerlo dal vicino [[palazzo Pazzi della Congiura]]. La “Colombaria” nacque ufficialmente il [[15 maggio]] [[1735]], quando sedici dotti amici decisero di annotare formalmente l’oggetto delle loro erudite discussioni, che avvenivano da qualche tempo nella casa di [[Girolamo de' Pazzi]].<ref>Cfr. Massimo Fanfani, ''Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”'', in Francesco Adorno (a c. di), ''Accademie e istituzioni culturali a Firenze'', Firenze, Leo S. Olschki, 1983, pp. 53-54.</ref> Il nome dell'Accademia fu dovuto al luogo in cui queste persone si radunavano per i loro studi, e cioè nella parte alta della casa, una torretta piuttosto impervia ma dotata di una superba vista sulla città. Nel palazzo venne redatto il primo statuto dell'Accademia. Chi ne faceva parte assumeva inoltre, con ironia, un nome che fosse attinente ai [[columbidae|colombi]].
 
Le riunioni degli accademici erano condotte in pieno spirito d’enciclopedismo, trattando presentazioni di reperti etruschi, manoscritti di varie epoche, iscrizioni, monete, o relazioni storiche, artistiche, filologiche, filosofiche.<ref>Ibidem, p. 55.</ref>
 
L'Accademia restò in questa sede fino al [[1746]], anno della morte di Girolamo, poi si trasferì in altra sede, prima di approdare infine alla sede attuale in [[via Sant'Egidio]]. Nel [[1747]] uscì il primo volume relativo all’attività scientifica dell’Accademia,<ref>''Memorie di varia erudizione della Società Colombaria fiorentina'', Firenze, all’insegna di Apollo.</ref> seguito da altri successivi resoconti.
Presto i soci compresero molti dei più bei nomi della cultura italiana dell’epoca: [[Lodovico Antonio Muratori]], [[Ferdinando Galiani]], [[Pietro Metastasio]], [[Angiolo Maria Bandini]], [[Giovanni Lami]], [[Bernardo Tanucci]], [[Ruggero Boscovich]], tanto per citarne qualcuno.<ref name=autogenerato1>Idem.</ref>
 
Presto iI soci compresero molti dei più bei nomi della cultura italiana dell’epoca: [[Lodovico Antonio Muratori]], [[Ferdinando Galiani]], [[Pietro Metastasio]], [[Angiolo Maria Bandini]], [[Giovanni Lami]], [[Bernardo Tanucci]], [[Ruggero Boscovich]], tanto per citarne qualcuno.<ref name=autogenerato1>Idem.</ref>
Nel [[1747]] uscì il primo volume relativo all’attività scientifica dell’Accademia,<ref>''Memorie di varia erudizione della Società Colombaria fiorentina'', Firenze, all’insegna di Apollo.</ref> seguito da altri successivi resoconti.
 
Verso la metà del [[Settecento]] l’attività rallentò notevolmente. L’Accademia riprese a funzionare nel secolo successivo, soprattutto durante la presidenza di [[Gino Capponi]], che organizzò modernamente la ricerca, limitandola solamente alle indagini di erudizione storica riguardanti la [[Toscana]]. <ref>Cfr. Massimo Fanfani, cit., p. 57.</ref>
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Il nuovo periodo di splendore vide quindi la produzione di notevoli studi, specie ad opera di [[Cesare Guasti]], [[Francesco Gamurrini]], [[Raffaello Fornaciari]], [[Isidoro Del Lungo]], [[Cesare Paoli]], [[Giambattista Uccelli]].<ref name=autogenerato1 />
 
Dopo la stasi dovuta all’intromissione del regime fascista, la “Colombaria” ebbe a patire anche la distruzione delle proprie raccolte durante la ritirata delle truppe tedesche che lasciarono [[Firenze]] nell’agosto del [[1944]].<ref>Ibidem, p. 59.</ref> Le mine tedesche dell'agosto [[1944]] infatti distrussero irrimediabilmente i libri e il mobilio dell'Accademia. Si cercò comunque di ricostruire la biblioteca in una sede messa a disposizione dall'[[Università di Firenze]], poi dal [[1952]], nel [[complesso delle Oblate]].
 
Conclusa la triste parentesi della guerra, l’attività riprese sotto l’impulso soprattutto del presidente [[Giacomo Devoto]] (dal 1948 al 1974), la cui meritoria opera fu proseguita dai suoi successori [[Eugenio Garin]] (dal 1975 al 1979) e [[Francesco Adorno]] (dal 1980), che ha presieduto l’Accademia fino al 2009 e attualmente è Presidente onorario. L'attuale Presidente dell'Accademia è il professor Danilo Torre
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==Struttura==
La “Colombaria” si divide nelle quattro seguenti classi:
 
* Filologia e Critica letteraria;
* Scienze Storiche e Filosofiche;
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<references/>
 
==FontiBibliografia==
* [[Massimo Fanfani]], ''Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”'', in [[Francesco Adorno]] (a c. di), ''Accademie e istituzioni culturali a Firenze'', Firenze, Leo S. Olschki, 1983, pp. 53-65.
*Antonio Fredianelli, ''I palazzi storici di Firenze'', [[Newton Compton Editori]] Srl., Roma, dicembre 2007
*Marcello Vannucci, ''Splendidi palazzi di Firenze'', Le Lettere, Firenze 1995 ISBN 887166230X
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.colombaria.it/ Sito ufficiale]
 
{{Portale|Firenze}}
 
[[Categoria:Accademie e istituti di cultura della Toscana]]