Ponte alle Grazie: differenze tra le versioni

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Il '''Ponteponte alle Grazie''' è un ponte del centro cittadino di [[Firenze]] e varca, con una struttura di cinque arcate, il fiume [[Arno]] qualche centinaio di metri dopo la [[pescaia di San Niccolò]]. Va da [[via de' Benci]] a [[piazza dei Mozzi]], incrociate rispettivamente coi lungarni Generale Diaz e delle Grazie di qua d'Arno e Torrigiani e Serristori in [[Oltrarno]].
 
Il '''Ponte alle Grazie''' è un ponte del centro cittadino di [[Firenze]] e varca, con una struttura di cinque arcate, il fiume [[Arno]] qualche centinaio di metri dopo la [[pescaia di San Niccolò]]. Va da [[via de' Benci]] a [[piazza dei Mozzi]], incrociate rispettivamente coi lungarni Generale Diaz e delle Grazie di qua d'Arno e Torrigiani e Serristori in [[Oltrarno]].
 
==Storia==
[[File:Ponte delle Grazie - Ponte a Rubaconte - Firenze.jpg|thumb|300px|Ponte a Rubaconte (XVII secolo)]]
[[Immagine:Oratorio di Santa Maria dlle Grazie.JPG|thumb|300px|L'oratorio di Santa Maria delle Grazie]]
 
===Il ponte di Rubaconte===
L'attuale ponte è datato [[1957]], ricostruzione del precedente e antico ponte detto "''Rubaconte''", dal nome del podestà Rubaconte da Mandello che lo aveva fatto costruire nel [[1227]], su disegno che Giorgio Vasari riconduce all'architetto Lapo, ossia [[Jacopo Tedesco]].<ref>"''Negli anni di Cristo MCCXXVII, essendo podestà di Firenze messer Rubaconte di Mandello da Milano, si fece in Firenze il ponte nuovo, e elli fondò con sua mano la prima pietra, e gitto la prima cesta di calcina; e per lo nome di detta podestà fu nominato il ponte di Rubaconte''": G.Villani, ''Nuova Cronica'' (a cura di G.Porta), Guanda, 1990, pag.310.</ref> Anticamente si presentava con una struttura a nove arcate ed era il ponte più lungo e antico di Firenze, ancora più vetusto del [[Ponte Vecchio]], che nelle forme attuali risale al [[1345]]. Due arcate sulla riva sinistra furono chiuse nel [[1347]] per ampliare piazza dei Mozzi e nell'[[XIX secolo|Ottocento]] il numero di arcate si ridusse a sei, per la costruzione dei [[lungarno|lungarni]], come testimoniano numerose fotografie Alinari del periodo.
 
Questo ponte resistette a tutte le grandi alluvioni, compresa quella del [[1333]], che si era invece portata via il [[ Ponte Vecchio]] e il [[Ponteponte Santa Trinita]]. Tra i ponti di Firenze, assieme al Ponte Vecchio, fu infatti quello che nel tempo resistette al meglio alle piene, eccezion fatta per le spallette, periodicamente risarcite.
 
Il ponte Rubaconte era reso caratteristico dalla presenza sulle pigne di numerose casette di legno, per lo più tabernacoli, poi trasformati in cappelle, romitori e botteghe, simili a quelle ancora esistenti sul Ponte Vecchio, ma poste solo all'altezza dei piloni. Due di questi edifici furono noti per essere stati all'origine di altrettanti monasteri femminili, quello [[Monastero dell'Arcangelo Raffaello|delle Romite del Ponte]] detto [[Monastero dell'Arcangelo Raffaello|dell'Arcangelo Raffaello]] e quello [[le Murate|delle Murate]]. Nella cella delle «murate» visse, sin dal [[1320]], una piccola comunità di monache di clausura trasferite poi nel Quattrocento nel [[ex monastero delle Murate|monastero omonimo]] in [[via Ghibellina]].
 
Vi erano poi due oratori, uno dedicato a Santasanta Caterina e l'altro alla Madonna del Soccorso, di patronato degli [[Alberti]] presente sul primo pilone dell'antica struttura, detta ''Santa"santa Maria alle Grazie''" (attribuita al [[Maestro della Santa Cecilia]], fine XIII-inizi XIV secolo), ritenuta miracolosa e oggetto di devozione popolare. Da questo tabernacolo il ponte prese il nome attuale. Tra le case, due furono più volte segnalate nella letteratura per aver visto rispettivamente la nascita del beato francescano [[Tommaso dei Bellacci]], l'altra dell'oratore e poeta satirico [[Benedetto Menzini]].
 
===L'Ottocento===
Questi edifici, ormai abbandonati, furono però distrutti, verso il [[1876]], per allargare la carreggiata del ponte e farvi passare sopra la linea tranviaria. Le sue spallette divennero di [[ghisa]], materiale decorativo molto in voga a quei tempi.
 
In quell'occasione il venerato tabernacolo fu spostato sull'attuale Lungarnolungarno Diaz in un oratorio che prese in nome di "[[Oratorio di Santa Maria delle Grazie (Firenze)|Santa Maria delle Grazie]]", appunto. Questa piccola struttura, costruita nel [[1874]] dall'architetto [[Vittorio Bellini]] per conto dei Mori Ubaldini nel giardino del [[Palazzo Malenchini-Alberti|palazzo Alberti-Malenchini]], subì notevoli danni durante la guerra e di nuovo con l'[[alluvione di Firenze|alluvione]] del [[1966]].
 
===La distruzione===
Nell'agosto del [[1944]] le sue possenti arcate vennero distrutte dallo scoppio delle mine tedesche in seguito alla ritirata nazista, sorte che toccò a tutti gli altri ponti sull'[[Arno]] escluso il solo [[Ponte Vecchio]], i cui accessi vennero però ridotti in enormi cumuli di macerie.
 
===La ricostruzione===
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La struttura attuale del ponte è costituita da una [[trave Gerber]] in [[cemento armato]] a cinque luci di lunghezza variabile e una larghezza che va dai 9 metri delle campate centrali ai 14 delle carreggiate di imbocco. Le 6 nervature a profilo inferiore sagomato curvo sono collegate inferiormente da una controsoletta continua a spessore variabile, e superiormente dall'impalcato della carreggiata viaria e dai traversi (che portano a sbalzo ampi marciapiedi, larghi m. 2,60 per ciascun lato). Tra le due solette alloggiano gli impianti a rete ([[acquedotto]], [[gas]], [[energia elettrica]]), collocati in un vano ispezionabile sottostante i marciapiedi. I rivestimenti esterni sono in [[pietra forte]] e, con gli intonaci, si inseriscono nel segno della tradizione locale e del rispetto del contesto urbano.
 
L'attuale Ponteponte alle Grazie si presenta come una struttura convenzionale e funzionale, ma non ha assolutamente niente del fascino dell'antico e robusto predecessore, nonostante la scelta di uno stile moderatamente moderno che si armonizza con le strutture storiche attigue.
 
==Note==
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*[http://web.rete.toscana.it/Fede/ Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana]
*[http://web.rete.toscana.it/cultura/architettura?command=showDettaglio&codice=100062&provincia=Firenze Ponte alle Grazie, architetture del '900]
 
 
{{Ponti di Firenze}}