Crisi di Tangeri: differenze tra le versioni

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Il patto disponeva lo ''[[status quo]]'' in [[Egitto]], che era già [[protettorato]] inglese e su cui la Francia non avrebbe più avuto nulla da reclamare, e l'allargamento della sfera d'influenza francese al [[Marocco]]. Quest'ultima parte dell'accordo però, se attuata, avrebbe portato la Francia ad infrangere i termini della convenzione di [[Madrid]] del [[1880]]. Tale convenzione, sottoscritta da 8 nazioni (fra cui la Germania), prevedeva infatti uguali diritti nell'area per tutti i firmatari.<ref name="Balfour, 1968, p. 334">Balfour, ''Guglielmo II e i suoi tempi'', Milano, 1968, p. 334.</ref>
 
Oltre che con la Gran Bretagna esisteva un accordo con l'altra potenza del [[Mediterraneo]], l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], che risaliva al 14-16 dicembre [[1900]]. Esso concedeva mano libera alla Francia sul Marocco e all'Italia sulla [[Libia]]. Un altro accordo segreto, questa volta con la Spagna, era stato siglato il 7 ottobre 1904. CiòDeciso nonostantea spingere subito l'influenza francese sul Marocco, il ministro degli Esteri francesedi Parigi [[Théophile Delcassé]] si accinse a spianarsi la strada coninviò formali comunicazioni ai governi interessati, trascurando però Berlino.<ref name="Balfour, 1968, p. 334"/>
 
D'altro canto, la potenza alleata della Francia, la [[Impero russo|Russia]], era in gravi difficoltà per la [[guerra russo-giapponese]] in corso e per i conseguenti [[Rivoluzione russa del 1905|moti rivoluzionari del gennaio 1905]]. La [[Impero tedesco|Germania]] si sentiva, così, abbastanza forte da puntare i piedi e opporsi all'ingerenza francese sul Marocco.