Giovanni Francesco Sagredo: differenze tra le versioni

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Il grande affetto di Galilei per l'amico (lo definisce «il mio Idolo» <ref>Lettera di Galilei del 1622 a Fulgenzio Micanzio</ref>) è dimostrato dall'aver chiamato, con il permesso del fratello del nobile veneziano, "Sagredo" l'acuto interlocutore delle sue più importanti opere il ''Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo'' (Firenze, 1632) e i ''Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze'' (Leida, 1638).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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