Torre della Tonnara dell'Ursa: differenze tra le versioni

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La '''torre della Tonnara dell'Ursa''', detta anche ''[[tonnara]] dell'Orsa'', è una torre di difesa costiera sita nel territorio tra Carini e Cinisi, che faceva parte del sistema di [[Torri costiere della Sicilia]] quale sistema difensivo di avvistamento di naviglio [[Saraceni|saraceno]]. Infatti le coste mediterranee erano tormentate dai [[corsari barbareschi]] e dai [[corsari]] [[ottomani]]. Tanto più necessaria eraSuccessivamente la torre inveniva quantoutilizzata dovevaper difenderel'avvistamento idei fruttibranchi delladi pescatonno eper della lavorazione del tonno delll'annessa tonnara.
 
==Toponimo e localizzazione geografica==
 
Il toponimo non ha niente a che fare con gli orsi, potrebbe essere una corruzione in siciliano del toponimo arabo “''marsah''”¸ che significa porto. Infatti è toponimo piuttosto ricorrente in Sicilia e l'esempio più noto è [[Marsala]], “il porto di Allah”, ovvero, non essendo evidenti “in situ” rovine di un porto, e visti i bassi fondali, potrebbe derivare dal toponimo arabo “''ìrsa''” che significa più semplicemente, ancoraggio, attracco.
 
La torre si erge nella località di ''Fondo Orsa'' che si trova sulla punta estrema di una penisoletta bassa e rocciosa che verso est forma un'ansa con una piccola baia dal basso fondale, in [[provincia di Palermo]] ricadendo nel territorio comunale di [[Cinisi]].
 
La tonnara e la torre sono raggiungibili seguendo una stradetta di servizio poco dopo lo svincolo Marina di Cinisi dell’autostrada Palermo – MazzaraMazara del Vallo, ovvero seguendo la diramazione per [[Punta Raisi]] in direzione [[Aeroporto Falcone e Borsellino]] all’altezza dello svincolo di Villagrazia di Carini.
 
Non è in funzione, sin dal momento della sua virtuale inaugurazione, la fermata “Tonnara dell’Orsa”, della metropolitana Palermo – Aeroporto, benché essa sia perfettamente completa e funzionale. La strada interna che una volta collegava la torre con Cinisi, ora si interrompe proprio all’altezza del posteggio auto al servizio della stazione della metropolitana.
Proseguendo a piedi si può utilizzare un sottopassaggio pedonale al disotto dell’autostrada e raggiungere la torre ( attenzione: d’inverno è spesso allagato ).
 
Tutto il complesso è di proprietà del Comune di Cinisi, che ne ha concesso provvisoriamente alcuni ambienti alla sezione locale di [[Legambiente]] che può essere contattata per una eventuale visita guidata.
 
==Storia ed architettura==
 
La torre e il complesso della tonnara, nel 1401,<ref>Rocco Pirri, p. 1099.</ref> erano proprietà dell'abbazia di [[San Martino delle Scale]], che contestualmente era in possesso dell'intero feudo di Cinisi e della vicina Favarotta, alias attuale [[Terrasini]]:
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Nel 1804 la torre è citata in quanto i torrari risultano nella contabilità della Deputazione del Regno, in numero di due con tre cannoni e due fucili a schioppo con un salario di 17 onze l’anno. I cannoni erano sicuramente quelli poi citati dal Mangiapane<ref>Mangiapane, p. 40.</ref> che testualmente riporta: "''… ub cinquant’anni addietro (nel 1863 circa ?) vi si vedevano ancora quattro cannoni. Uno di questi portava l’iscrizione: Magister Ioannes de Balo me fecit 1576. In un altro di detti pezzi, sotto l’effigie di San Benedetto vi era il motto: A vice tronitrui tui formidabunt 1618.''".
===La tonnara===
 
Nel 1808 la tonnara era tenuta da un concessionario, certo Faro Saputo, mentre la funzione militare era sempre intestata alla Deputazione del Regno di Sicilia, tant’è che dal suo archivio risulta che nel 1811 la torre svolse efficacemente la sua funzione difendendo un naviglio americano, mentre i torrari di Torre Pozzillo furono denunciati e arrestati per non avere difeso una imbarcazione degli USA. Infatti dopo le [[Guerre barbaresche]], ([[Prima guerra barbaresca]] (1801-1805) e [[Seconda guerra barbaresca]] (1815 -1816) ), gli USA avevano concluso un trattato per il pagamento di tributi agli stati del Nord Africa, pratica che fu poi abbandonata dopo la seconda promossa dal presidente USA, Madison, (1815, 24 settembre 1816), e che di fatto segnò l’inizio della fine della pirateria nel Mediterraneo. E indebolendo gli stati “barbareschi” li rese facile preda del colonialismo francese, spagnolo e italiano.
 
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==DescrizioneArchitettura e aspetto attuale==
L’ingresso alla torre avviene attraverso un arco ogivale, l'ingresso principale al baglio della tonnara, che si presenta a pianta quadrata, con un cortile interno cinto fra spesse mura.
Nell'angolo destro, vicino al mare, chiude la cinta muraria la torre, che si presenta a due elevazioni a pianta quadrata sostenuta agli angoli da costoloni in pietra dura che s'interrompono all'altezza del marcapiano.