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Riga 36: Il nipote Gerolamo, divenne tesoriere e controllore finanziario generale delle guerre. Il fratello di Gerolamo [[Vasino Malabayla\|Vasino]] divenne prima [[diocesi di Piacenza\|vescovo di Piacenza]] e poi di Asti nel [[1518]]. Oltre al ramo di Montà anche i Malabayla di Canale e Castellinaldo ricoprirono cariche al servizio dei reali di Francia: Bernardino nel [[XVI secolo\|1500]] fu nominato tesoriere del ~~ducato~~Ducato di Milano; nel [[1524]], seguì Francesco I nella [[Battaglia di Pavia (1525)\|battaglia di Pavia]] dove venne fatto prigioniero dagli spagnoli. Per poter pagare il riscatto, fu costretto a vendere il feudo di [[Magliano Alfieri\|Magliano]]. La sconfitta francese e l'ascesa della dominazione spagnola, segnarono il declino della famiglia che venne sottoposta a diverse rappresaglie. Riga 115: == Stemma == [[Immagine:Malabaila capitello.jpg\|thumb\|Capitello in arenaria con stemma dei Malabayla]]Secondo la regola che le armi più semplici sono anche le più antiche, lo stemma dei Malabayla è possibile che abbia un'origine particolarmente remota, riconducibile all'iconografia militare in modo da essere riconosciuto senza ombra di dubbio sui campi di battaglia.<ref>Natta-Soleri C., Fe' D'Ostani B., ''Adozione e diffusione dell'arma gentilizia presso il patriziato astigiano'', da ''Araldica astigiana'', Allemandi (a cura di Bordone R.), C.R.A. 2001, pg.67</ref> In particolare, l'arma della famiglia si rifà a quella del ~~ducato~~Ducato di Franconia. L'Angius nel [[1841]], ipotizza che la famiglia possa avere origine dai nobili Wuertzburg di Franconia, anche se ormai è assodato che i Malabayla hanno origini astigiane e solamente nel [[XIII secolo]] aprono banchi ed attività commerciali in Franconia. [[Scudo (araldica)\|Scudo]]: Troncato cuneato di quattro pezzi di rosso e di argento.

Malabayla: differenze tra le versioni