Anfiteatro romano di Firenze: differenze tra le versioni

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L'anfiteatro presentava una forma ellittica, con un diametro massimo di 126 metri, con una platea interna larga 119x89 metri. Era di medie proporzioni (circa 20.000 posti contro gli 87.000 del [[Colosseo]]) e perfettamente riconoscibile nelle sue strutture portanti, anche se qui, come in altri casi (es. l'[[anfiteatro di Lucca]]), la sovrapposizione di case medievali ha chiuso gran parte degli antichi archi (i ''fornices'') e sfruttato tutti gli spazi dell'anfiteatro, costruendo sui resti delle strutture perimetrali e dei cunei delle gradinate.
 
Non è mai stato scavato sistematicamente, ma sono avvenute scoperte occasionali, come nel [[1887]] quando venne alla luce una piccola parte dei ruderi, emersi durante gli scavi per la costruzione di una forgnaturafognatura in borgo dei Greci. La sua presenza si può comunque percepire dall'andamento curvo delle vie che lo circondano e dalla toponomastica della zona: via Tòrta ("Storta"), via del "Parlascio" e via de' Bentaccordi.
 
Parlascio infatti è la storpiatura del [[lingua latina|latino]] ''perilasium'', che a sua volta viene dal [[lingua greca|greco]] ''perielasis'' ("girare intorno"), e che indicava appunto un anfitreatro. In molte altre parti di Italia e anche all'estero esistono toponimi derivanti dalla storpiatura di ''perilasium'': verlascio, parlagio, pierlascio, ecc.