Truppe ausiliarie dell'esercito romano: differenze tra le versioni

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A parte le unità di cittadini arruolate da Augusto, i cittadini romani furono reclutati regolarmente tra le ''auxilia''. Molto probabilmente, la maggior parte dei cittadini reclutati tra gli ausiliari erano i figli dei [[veterano (esercito romano)|veterani]] tra gli ausiliari che erano stati affrancati grazie al servizio prestato dei loro padri nell'esercito romano.<ref>Mattingly (2006), p.190</ref> Molti di loro potrebbero, infatti, aver preferito unirsi ai reggimenti dei loro padri, che rappresentavano per loro una specie di seconda famiglia, piuttosto che arruolarsi nelle legioni, ambiente per loro poco familiare.<ref>Holder (1980), pp.86–88</ref> L'incidenza dei cittadini nella auxilia sarebbe quindi cresciuto costantemente nel tempo fino a quando, dopo la concessione della cittadinanza a tutti i ''[[peregrini]]'' del [[212]] (''[[Constitutio antoniniana]]''), molte unità ausiliarie divennero prevalentemente, se non esclusivamente, unità di cittadini romani.
 
È meno evidente il fatto che nelle unità ausiliarie regolari fossero reclutati anche i ''[[barbari]]'' (come i Romani chiamavano le persone che vivevano al di fuori dai confini dell'Impero), almeno prima del [[III secolo]]. Sebbene sembra che ciò sia stato possibile, anche se in misura limitata.<ref name="Goldsworthy 2003 74">Goldsworthy (2003), p. 74.</ref><ref>Heather (2005), p. 119.</ref> Nel terzo secolo, infatti, poche unità ausiliarie avevano chiare connotazioni ''barbariche'', come l<nowiki>'</nowiki>''Ala I Sarmatarum'', il ''cuneus Frisiorum'' e il ''numerus Hnaufridi'' in [[Britannia romana|BritaniaBritannia]].<ref name="Mattingly 2006 223">Mattingly (2006), p. 223.</ref><ref>[http://www.roman-britain.org/ www.roman-britain.org] = dove è presente una lista completa di ''auxilia'' della Britannia.</ref>
 
==== Tipologia di unità ====