Truppe ausiliarie dell'esercito romano: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Sagittarii}}
 
Sappiamo di un discreto numero di unità ausiliarie di arcieri (almeno 32, nel [[II secolo]]), denominate dai Romani ''sagittariorum'' o ''[[sagittarii]]'' (da ''sagitta'' = freccia). Queste 32 unità (4 delle quali erano certamente milliarie) potevano contare una forza pari a 17.600 arcieri. Servivano in tutte le tipologie di unità: dalle ''Alae'' di cavalleria, alle ''coorti equitatae'' e ''peditatae''. Ovviamente non sappiamo se tutti i membri di queste unità ''sagittariorum'' eranofossero arcieri, o solo una parte di essi.
 
Da circa il [[218 a.C.]], gli arcieri dell'esercito repubblicano erano virtualmente tutti mercenari, provenienti dall'isola di Creta, che aveva una lunga tradizione. Nel corso della tarda Repubblica (88-30 a.C.) e poi in età augustea, Creta fu gradualmente sostituita da corpi di arcieri provenienti da altre province appena costituite, regioni con forti tradizioni nel tiro con l'arco. Tra queste si ricordano la [[Tracia (provincia romana)|Tracia]], [[Anatolia]] e, soprattutto, la [[Siria (provincia romana)|Siria]]. Dei 32 reparti di ''Sagittarii'' della metà del [[II secolo]], 13 provenivano dalla Siria, 7 dalla Tracia, 5 dall'Anatolia e solo 1 da Creta, mentre le restanti 6 avevano origini incerta.<ref>{{AE|1922|80}} dalla Rezia all'epoca di [[Antonino Pio]]; {{AE|1923|23}} da [[Dura Europos]] al tempo di [[Alessandro Severo]].</ref>